Milano
Le sorprese nelle preferenze Pd: le percentuali dicono la verità
Chi sale e chi scende? Quali sono i falsi miti da sfatare? L'analisi delle preferenze nella lista Pd
di Fabio Massa
Chi sale e chi scende? Quali sono i falsi miti da sfatare? La verità è che dopo il voto in tantissimi compulsano i dati, ma si sa, la memoria è corta. E dunque, tanto per rinfrescarla, ecco - per adesso (poi seguirà anche Forza Italia) sulla lista Pd del 2011 (anche se alcuni candidati nel frattempo sono finiti in altre liste) il raffronta con le preferenze 2016. In particolare, sono 22 i nomi presi in considerazione. In linea di massima di colore verde ci sono gli assessori, che hanno avuto un boost incredibile, con l’aumento in assoluto più marcato che è quello di Pierfrancesco Majorino, frutto anche della candidatura alle primarie, che frutta all’ex assessore al Welfare un +176,41 per cento. Incremento a tre cifre anche per Anna Scavuzzo (+105,76%). Bene anche Filippo Barberis (+42%). Poi ci sono gli incrementi marcati di Elena Buscemi, Alessandro Giungi, Pierfrancesco Maran (che a livello assoluto guadagna quasi 1600 voti netti), Marco Granelli e Carmela Rozza (tutti i dati nella tabella).

Ma ci sono anche i tasti dolenti. Come quello di Rosario Pantaleo, ras della zona 7 che però perde una valanga di voti, il 32,37%. Oppure quello di Carlo Monguzzi, l’ex verde, precipitato da 3203 a 1209 con una variazione addirittura del 62,25%. Marcato il crollo anche di Lamberto Bertolé, da 1672 a 1381 voti (-17,40%). Una debacle quella dell’ex vicesindaco Maria Guida, (-70%).
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