Milano

Dalla Lombardia alla conquista dell'Ue. Viaggio negli inferi dei Free-vax

Chi sono i NOVAX e che cosa pensano? Appartengono a un partito? Che lavoro fanno? Affaritaliani.it Milano si è immersa in questo mondo...

di Beatrice Elerdini

Chi sono i NOVAX e che cosa pensano? Appartengono a un partito? Che lavoro fanno? In un Paese come l'Italia, dove è appena stata approvata una legge che impone l'obbligo vaccinale su tutti i bambini, pena l'esclusione dagli asili e dalle scuole, è doveroso comprendere chi siano i ribelli del vaccino e da dove arrivino le loro convinzioni. Il luogo dove capirlo è online, nei forum "riservati", dove Affaritaliani.it Milano si è immersa e quello che è venuto a galla è stato assolutamente interessante.

Ci si trova dinanzi a un vero e proprio movimento, composto da NOVAX e FREEVAX, una nuova fetta della società che nei confronti della medicina rivendica 'scelte anarchiche'. Vi state domandando se questo movimento abbia sulle spalle qualche bandiera, qualche convinzione politica? In molti casi, scorrendo le bacheche dei NOVAX quello che si evince è una forte connotazione politica, sovente marchiata M5S, ma non è questo l'aspetto rilevante. A caratterizzare i profili dei NOVAX è l'impronta anarchica, che poggia le sue fondamenta su pensieri, teorie e dottrine elaborate da medici radiati, dottori che non sono laureati in medicina, ma magari soltanto in Scienze delle Comunicazione.

Personaggi trasformati in guru per i sostenitori della libertà vaccinale, ma che nel contempo vengono 'bannati' dal resto della società, oltreché in alcuni casi, condannati dalle autorità competenti. Eppure nella compagine dei NOVAX si annovera una considerevole molteplicità di identità, si contano operai, mamme, giornalisti, medici, omeopati, giovani in cerca di un impiego, una sorta di società semi-occulta racchiusa nell'utero della società ufficiale. E il fatto inquietante è che il numero dei NOVAX sta crescendo esponenzialmente in Italia: secondo l'ultimo sondaggio de La Stampa rappresenterebbero il 28% degli italiani, quindi circa 17 milioni di persone.

NOVAX E FREEVAX: LA SCELTA DI MARONI E ZAIA

Oltre ai cittadini 'comuni' che hanno scelto di dire 'no' alla legge sui vaccini, ci sono stati anche i presidenti di due regioni del Nord Italia, la Lombardia e il Veneto, che hanno scelto di fare di testa propria, contravvenendo (anche se parzialmente, e con la marcia indietro del Pirellone) su quanto stabilito dalla nuova legge sulle vaccinazioni obbligatorie: da un lato c'è Maroni che aveva annunciato una proroga di 40 giorni per i genitori dei bambini fino a tre anni che al 10 settembre non avessero ancora presentato alcun documento sullo stato vaccinale dei figli, provvedimento che poi è stato messo in stand by per intervento dei ministri dell'Istruzione e della Salute; dall'altro c'è Luca Zaia che ha concesso una proroga fino al 2019 per la consegna dei documenti vaccinali, così da rendere più lieve l'impatto del provvedimento.

NOVAX E FREEVAX: IL VIAGGIO IN UN MONDO FATTTO DI TEORIE CONTROVERSE

Pare proprio che le comunità virtuali di NOVAX e FREEVAX, è che sembrano pronti a una 'rivoluzione' contro uno Stato dispotico, contro la mistificazione della verità e soprattutto in nome della libertà di poter decidere della propria salute. Anche a discapito di quella altrui. Il tutto inscenando un'apologia di teorie del tutto discutibili. Basta addentrarsi in una delle community più grandi, 'Vaccini, Basta', che vanta un impressionante seguito di quasi 20mila persone, per capire di cosa si sta parlando. Qui si trova una quantità indescrivibile di materiale sui vaccini, incredibile.

In testa a tutto, si trova un video, per certi versi delirante, realizzato da un certo Tommix, noto anche per le sue teorie sulla terra piatta e sulla presunta falsità degli attentati terroristici dell'ISIS. Questo documentario, intitolato '12 sporchi vaccini - obbligati a morire' (integralmente visibile su YouTube), spiega la versione complottista sostenuta dagli antivaccinisti, secondo cui il programma vaccinale imposto dal Governo abbia tutt'altre finalità che proteggere la salute dei cittadini. "Il vaccino è una scommessa e il sistema sanitario gioca sulla nostra pelle. Inocula una sostanza nel corpo, l'antigene, nella speranza che generi una risposta immunitaria nel vaccinato.... ma il rischio di danni collaterali permanenti e gravi connessi esiste ed è infidamente occultato". E a proposito del picco epidemico di morbillo sentenzia: "Si tratta di terrorismo di Stato... è una palla identica a quella meningite". Ma attenzione, Tommix, per dare maggior autorevolezza al suo documentario, indica in calce anche le fonti utilizzate: scorrendo tra queste, si trova 'Le vaccinazioni di massa' a cura di Roberto Gava - Edizioni Salus. Gava, medico antivaccinista radiato dall'Ordine dei Medici. Non è l'unico medico radiato di cui si parla in questa community, c'è persino chi vorrebbe dieci, cento, mille Dott. Dario Miedico, medico legale, firmatario di una lettera aperta nella quale esprimeva le sue perplessità sulle vaccinazioni pediatriche di massa, anch'esso radiato dall'Ordine dei Medici. Ma non finisce qui, la discesa verso il basso si raggiunge col commento di un certo Dott. Jean Paul Vanoli, che invita ad aprire gli occhi, perché secondo alcune ricerche del Dott. Lanka, in realtà i virus non esistono (in primis quello del morbillo): 'Tenete presente che quando cambiano le stagioni ed ora è esploso anche il caldo... le infiammazioni intestinali debbono uscire, in vari modi, in genere dalla pelle o dalle mucose della bocca/gola, che sono le vie emuntorie più valide e dirette, che gli IGNORANTI medici scambiano x "morbillo", pertosse, varicella, difterite o polio,....e ciò vale x piccoli e adulti che hanno quelle infiammazioni latenti...'. E chi è il Dott. Stefan Lanka? E' un virologo e biologo molecolare che attualmente lavora con l'organizzazione pseudoscientifica Aktion Klein Klein, in Germania, dedicata alla promozione della ormai screditata Nuova Medicina di Hamer... E il Dott. Jean Paul Vanoli? Attenzione perché non si tratta di un medico, bensì di un giornalista investigativo che sostiene di aver approfondito lo studio dei vaccini.

L'unica figura medica autorevole, il Dott. Burioni invece, è costantemente presa di mira, "per la sua protervia e arroganza nei confronti dei NOVAX, nonché per la presunta l'inconsistenza delle tesi a favore dei vaccini". E pensare che invece il Dott. Burioni è un noto e autorevole ricercatore nel campo dello sviluppo di anticorpi monoclonali umani contro agenti infettivi, che da tempo si batte sui social contro la disinformazione in materia di vaccini.

In questa community di NOVAX c'è anche chi semplicemente si schiera contro le vaccinazioni, perché vuol vivere - fatalmente - secondo ciò che Madre Natura ha deciso per lui: 'Mi devo iniettare la malattia per non ammalarmi? Ma chi lo ha detto che mi ammalerò e comunque che se mi ammalo muoio? E anche se fosse (per assurdo) posso decidere come morire? Allora, non so se c'è collegamento ma se hanno inventato i vaccini perché non c'è una cura? Semplice: perché i virus non si curano. E allora perché non lasciare fare alla natura', sostiene S.. E poi c'è L. , una mamma, che ci rassicura: 'Non si muore per il morbillo...io l'ho preso da piccola così come i miei coetanei all'epoca'.

Lo scenario appena descritto è pressoché riscontrabile anche in un'altro grande gruppo, 'FREEVAX ITALIA, libertà vaccinale informata' (circa 1300 iscritti), fondato e gestito da un giornalista. I post, i documenti e i link sono fatti della stessa pasta della community di prima. C'è un ragazzo di Treviso che parla di roulette russa, con tanto di foto in primo piano di una pistola, a cui aggiunge il messaggio: 'Nessun paese al mondo ha mai imposto dieci vaccinazioni pediatriche obbligatorie. Quindi, checché ne dicano per rassicurare, quello in corso è un ESPERIMENTO. Del quale, non esistendo precedenti, non si conoscono ovviamente gli esiti (né può esistere la famosa "letteratura scientifica" in merito)'. Poi non manca la più classica delle esternazioni dei NOVAX, quasi una sorta di 'manifesto comunitario': 'Siamo cavie, schiavi di una politica al soldo del big pharma', scrive un padre di famiglia. E naturalmente c'è anche una mamma che trascina sul banco degli imputati la questione cardine del pensiero NOVAX, che da sempre riscuote un enorme impatto mediatico, ovvero la teoria secondo cui i vaccini possano causare l'autismo: i link a riguardo sono innumerevoli, eppure è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ad aver certificato (più volte) che non esiste nessun legame tra vaccini e autismo.

Ma nell'enorme massa di informazioni che circola in questo e negli altri gruppi, c'è un video che non può passare inosservato: si tratta di una giovane soprano di Rimini, che nonostante sia immunodepressa, si schiera nettamente contro la nuova legge sull'obbligatorietà dei vaccini, definendola 'ingiusta e fascista'. A sostegno di ciò, ha raccontato di una volta in cui ha scelto di partecipare a una conferenza, a suo rischio e pericolo, dopo aver firmato una lettera per abbandonare l'ospedale (contro il parere dei medici) in cui era ricoverata: 'Non si può far pagare agli altri i propri problemi'. Concetto difficile da abbracciare, se si pensa che anche semplicemente consultando il dizionario della lingua italiana, si legge testualmente: 'Libertà è il diritto di operare le proprie scelte e di agire secondo le proprie convinzioni senza ledere gli altrui diritti e rispettando le regole di un sistema organizzato'. Concetto divenuto poi universalmente celebre, grazie anche alle parole di Martin Luther King: 'La mia libertà finisce dove inizia la vostra'. Nel mio tentativo di comprendere il mondo degli antivaccinisti, scopro che ci sono anche gruppi NOVAX chiusi e segreti: in pratica per potervi entrare bisogna non solo fare richiesta agli amministratori, ma anche rispondere ad alcune domande specifiche: 'Perché vuoi entrare nel gruppo dei Vaccini basta? qual è la tua posizione a riguardo delle vaccinazioni?', forse che l'intento sia quello di evitare boriosi scambi di vedute con chi ha un'opinione differente? Considerato che nell'immagine di copertina di uno di questi gruppi, 'Vaccini, no grazie', c'è un bus che riporta la scritta: 'Vaccini sto C Azzo', il messaggio sembra piuttosto chiaro...

Scavando sempre più a fondo nel pianeta NOVAX, ci si accorge che si apre un'enorme voragine di realtà che a vario titolo si schiera contro i vaccini: sempre su Facebook, ad esempio, esiste un'organizzazione no-profit, chiamata Autismo e Vaccini, che conta un seguito di 18mila persone, e che tra le varie cose, invita a firmare una petizione per la libertà di scelta sulla salute dei propri figli, al grido di: 'Chi decide per i tuoi figli, tu o Big Pharma?'.

Uscendo dai social network e curiosando tra i forum in rete, i video denuncia di YouTube e le riprese live degli incontri dei FREE e NOVAX sparsi per le città italiane, le parole che aleggiano nell'aria sono sempre le stesse, e risuonano forti e inequivocabili nella mente: 'Questi signori (i politici) saranno un giorno chiamati a rispondere di delitti contro l'umanità, di genocidio. Perché siamo solo all'inizio di una tragedia'.

NOVAX E FREEVAX: LE CONCLUSIONI SUL MOVIMENTO DELLA LIBERTA' VACCINALE

In conclusione, i NOVAX sono un movimento trasversale che si estende dalla Lombardia al Veneto, per raggiungere non solo le altre regioni italiane, ma anche molte parti dell'Europa. E' un movimento 'primordiale', che si batte per l'autodeterminazione, per quella libertà personale, che alla fine arriva a sfondare le barriere di quella altrui, portando gradualmente alla distruzione della società stessa, intesa come reticolato di relazioni e rapporti civili tra le persone.

Nei loro pensieri ci sono tracce di ideologie arcaiche, come quel concetto ricorrente di voler lasciare che la Natura decida in pieno dell'esistenza dell'uomo, quand'anche la tecnologia o la medicina abbiano trovato rimedi a certe sciagure. Come in una visione quasi biblica in cui gli individui sono burattini nelle mani di un Deus ex Machina, padrone del loro destino.

Nel pensiero NOVAX c'è persino un velato ritorno al romanticismo classico, inteso come una sorta di antidoto al capitalismo imperante, un tentativo più o meno riuscito e/o giustificabile di tornare a condurre una vita che non sottenda esclusivamente all'egemonia finanziaria dei nostri tempi.







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