Milano
Immigrati, invasione in Stazione Centrale. 500 casi di scabbia
La Regione Lombardia segnala "casi di scabbia nei centri di accoglienza" di immigrati a Milano e annuncia l'attivazione di un presidio sanitario in stazione centrale. "Regione Lombardia, attraverso l'Asl della citta' di Milano, ha disposto la presenza di un presidio sanitario, affinche' sia fornita l'assistenza adeguata alle tante persone immigrate qui presenti, ha fatto sapere in una nota l'assessore alla Salute, Mario Mantovani. "In queste giorni, fra l'altro, sono stati riscontrati numerosi casi di scabbia nei centri di accoglienza della citta' e, benche' trattasi di patologia non grave, vogliamo alzare il livello d'attenzione: dobbiamo garantire la salute dei milanesi e dei lombardi", prosegue Mantovani, che si e' recato in stazione per un sopralluogo insieme al direttore sanitario dell'Asl citta' di Milano. Si parla di 500 casi contati dall'Asl a partire da gennaio.
DISPOSTO UN AMBULATORIO DELLA CROCE ROSSA - Vista "la gravissima situazione esistente presso la Stazione Centrale di Milano, dove centinaia di profughi soggiornano nell'androne con scarsissima assistenza sanitaria e con la probabile presenza di scabbia in crescita esponenziale", Croce Rossa Italiana comunica di aver messo a disposizione dell'Assessorato Regionale alla Sanità e dell'Areu 118 un ambulatorio mobile, dove opererà il personale sanitario ASL 1 di Milano, e un'ambulanza per il trasporto dei pazienti infettivi in ospedale.
MANTOVANI POLEMICO: "ASPETTIAMO 160 MILIONI"/ "Il presidio verrà reso operativo nelle prossime ore - ha spiegato Mantovani , in modo da intervenire sulle situazioni di criticità di carattere sanitario, che rientrano fra le nostre competenze. Le difficoltà invece sul piano sociale e umanitario che qui riscontriamo devono essere affrontate dal Governo con risposte adeguate, essendo un tema di carattere nazionale". "Noi continuiamo a garantire attraverso il Sistema sanitario l'assistenza sanitaria a tutti i cittadini, anche non lombardi - ha proseguito il vicepresidente di Regione Lombardia -. Dall'Esecutivo ci aspettiamo non polemiche, ma qualche segnale operativo. Ricordo che stiamo ancora aspettando 160 milioni di euro al fine di coprire le spese affrontare dagli ospedali lombardi per gli immigrati. Se l'assistenza sanitaria è un nostro dovere, assistiamo invece a criticità sul piano della dignità umana. Credo che ognuno dovrà fare la sua parte, anche riequilibrando la distribuzione dei profughi sul piano nazionale, come richiesto con forza in queste ore dal presidente Maroni. Regione Lombardia ha il doppio o il triplo di immigrati rispetto ad altre regioni: credo serva più ragionevolezza. Ricordo come Regione Lombardia, non da ieri ma dal luglio 2014 sia impegnata nel promuovere campagne di valutazione clinica nelle strutture di accoglienza operanti in Regione Lombardia. Ad oggi sono state effettuate quasi 10mila prestazioni, a fronte delle quasi 7.000 persone accolte nei centri di accoglienza, compresa la città di Milano. Ringrazio le istituzioni e soprattutto le associazioni e i volontari qui presenti. Sono molto preziosi non solo per Milano, ma anche a livello nazionale ed europeo. Si tratta di gesti che offrono momenti di umanità di fronte ai drammi di queste persone".
PD: "PRESIDIO, ERA ORA..."/ “Possiamo dire che finalmente anche la Regione si è resa conto che lasciare i profughi senza assistenza è un errore gigantesco? Il presidio in Stazione Centrale lo avevamo proposto un anno fa e a settembre Mantovani ci rispose che non c’era emergenza sanitaria e che un presidio non serviva. Ha cambiato idea, ne siamo soddisfatti. Nascondere la testa sotto la sabbia non è mai stato un grande programma di governo”. Lo dichiarano Sara Valmaggi e Carlo Borghetti, consiglieri regionali del Pd, in merito all’annuncio da parte dell’assessorato regionale alla Salute della istituzione del presidio sanitario in Stazione Centrale per l’assistenza dei profughi che affollano il mezzanino. E l'assessore comunale alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino aggiunge: "Apprendiamo con soddisfazione la decisione di Regione Lombardia di intervenire in Stazione Centrale mettendo un presidio medico sanitario fisso per poter intervenire anche sui casi più gravi, come la scabbia, per cui sono stati individuati numerosi casi. È una richiesta che noi abbiamo più volte rivolto al Presidente Maroni e che anche lo scorso 23 aprile abbiamo rinnovato, proprio in presenza di 4 casi al mezzanino, profughi di nazionalità eritrea, poi trasferiti su nostra segnalazione con il 118 in due ospedali milanesi”.