Milano, il pavè costa caro: la metà dei fondi totali per ristrutturare
Il pavè al centro di un nodo politico a Milano. Ristrutturare costa caro. E le periferie restano al palo. I numeri
di Eleonora Aragona per Affaritaliani.it Milano
Il pavè? Rimarrà solo nel centro storico, o comunque dove ci sono i vincoli. Altrimenti lo rimpiazzeremo. E stiamo studiando anche nuove soluzioni per il manto stradale. Letizia Moratti, 18 giugno 2010
Io farei una battaglia, ma è una battaglia difficile, per liberare le strade dal pavè. Capisco che è una bella pavimentazione, però è pericoloso e va ripensato. Beppe Sala, 22 giugno 2018
Otto anni di distanza, due giunte, due orientamenti politici diversi, un unico tema: pavé sì o no? La città periodicamente ripiomba in questo dilemma. Nel 2006 c’era stata addirittura la campagna del “Piano della Pietra”, uno studio realizzato dai settori Arredo Urbano e Viabilità per individuare dei criteri chiave per poter avviare una razionalizzazione degli interventi di rimozione e di conservazione della pavimentazione storica di Milano. Un patrimonio da 520.000 metri quadri di masselli di granito, 157.000 metri quadri di cubetti in porfido e 15.000 metri quadri di ciottoli. Giusto per dare un’idea dei numeri.
Secondo una stima rilasciata da Riccardo De Corato (oggi assessore regionale alla sicurezza), allora vicesindaco di Milano, l’amministrazione spendeva 5 milioni di euro ogni 2 anni per la manutenzione di 700 mila metri quadri di pavé cittadino (appena il 5% delle strade meneghine), mentre i lavori di conservazione delle altre strade costavano 10 milioni di euro. Le cifre contenute del nuovo Piano triennale di opere pubbliche non sono così differenti. Sono infatti previsti interventi per circa 7 milioni e 200 mila euro per il ripristino della pavimentazione in pietra naturale.
Se si analizzano i piani dei lavori programmati nel Municipio 1 tra giugno e settembre si può capire come il centro di Milano continua ad prendere le distanze dalle zone popolari di Milano. La pavimentazione costosa e dai costi di manutenzione elevata va ad abbellire le vie delle shopping. Si ripavimenta intorno al Duomo, corso Genova, via Solferino. Già via del Conservatorio, al di fuori dal Quadrilatero della moda, vedrà rimuovere il porfido per essere asfaltata.
Ma è poi un male? Non per ciclisti ed automobilisti. E forse neanche per le tasche del comune di Milano. Ogni anno avvengono più di 6.700 incidenti per le strade milanesi, di questi quelli legati a pavimentazione dissestata o a mancanza di pavimentazione sono stati solo 16. In particolare i sinistri da pavimentazione dissestata sono decisamente diminuiti negli ultimi 20 anni. Il picco è stato raggiunto nel 2002 quando ve ne sono stati 20, nel 2016 (ultimo dato disponibile) se ne sono registrati solo 4. Per quanto riguarda i sinistri sulle strade pavimentate di Milano si può notare un dimezzamento dei casi, passati da circa 13 mila nel 2001 a 6.710 nel 2016.
Non ci sono dati precisi su quanti siano i contenziosi per sinistri legati al pavé, ecco però i numeri di risarcimenti richiesti a causa di insidie stradali. In 4 anni le richieste di risarcimento sono diminuite del 42%, passando da 2.807 pratiche nel 2013 a 1.627 nel 2016 (nel 2014 le richieste sono state 2.939 e nel 2015 sono state 1.738). È stato anche maggiore il calo delle pratiche che passano al contenzioso legale. Da 230 nel 2013 a solo 30 contenziosi nel 2016, un calo dell’87%. I tempi per ottenere un rimborso in media sono tra i 5 e i 6 mesi.