Milano

Milano, nuovo scandalo sessista? Pubblicità choc in città. La foto

Pubblicità del brand Erick Evans accusata di essere "sessista". Viene rimossa a Napoli ma, come può documentare Affaritaliani.it, spunta a Milano

PUBBLICITA' SESSISTA RIMOSSA A NAPOLI SPUNTA A MILANO. LA FOTO 

Un ragazzo prestante completamente nudo prende da dietro una ragazza, altrettanto priva di vestiti, con tanto di tirata di capelli. Su un divano. Non si tratta della scena di un film porno, almeno in questo caso, ma del gigantesco cartellone pubblicitario di un brand di vestiti, apparso a un incrocio su viale Forlanini a Milano, come può documentare Affaritaliani.it Milano con la foto pubblicata a corredo dell'articolo.

Il brand in questione si chiama Erick Evans, è italiano, e come detto, nonostante la scelta iconografica, vende capi di abbigliamento da uomo e da donna. La rappresentazione a luci rosse, anche se in un'immagine in bianco e nero, sta attirando ovviamente l'attenzione dei residenti in zona e di chi si trova a passare sotto il cartellone pubblicitario in auto.

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E' in effetti arduo cogliere il collegamento tra i corpi nudi e tatuati della focosa coppia di modelli con un qualsivoglia capo di abbigliamento. Ma l'intento, chiaramente provocatorio, ha colto nel segno. L'attenzione sulla pubblicità è infatti subito schizzato alle stelle.

Sulla pagina Facebook del brand, dopo l'affissione dello stesso cartellone a Napoli, sono affiorate diverse polemiche, con molti utenti che hanno definito la pubblicità come "sessista" e sottolineano come fosse stata affissa nei pressi di un ospedale pediatrico. 

A Napoli la pubblicità è stata poi rimossa e il 10 febbraio è apparsa sulla pagina Facebook di Erick Evans questa nota: "Dopo le vicende e i giudizi che ci hanno coinvolti per la nostra campagna pubblicitaria abbiamo provveduto in maniera tempestiva a rimuovere TUTTI i cartelloni. Siamo mortificati per l’accaduto e chiediamo scusa per l’affissione nei pressi dell’ospedale pediatrico, purtroppo per una questione di tempistiche burocratiche non abbiamo avuto il tempo di controllare ogni posizione specifica dei 200 cartelloni pubblicitari affissi. Ci teniamo però a precisare che in nessun modo la nostra campagna è volta ad offendere minimamente la figura femminile ne tanto meno a sminuirla. Il CONCEPT del nostro brand è incentrato quasi interamente sulla figura della donna forte ed indipendente e che non ha paura di ostentare la sua femminilità. In un mondo in cui ogni giorno ci svegliamo ed apprendiamo purtroppo notizie di femminicidio ed eventi similari la nostra voleva essere una rivolta con l’intento di elogiare la parità dei sessi in modo un po’ estremo forse certo ma pur sempre lecito".

Dunque la pubblicità è stata rimossa a Napoli ma è spuntata a Milano, come testimonia la foto scattata il 20 febbraio in viale Forlanini e pubblicata da Affaritaliani.it Milano. E non si tratta certo del primo caso di pubblicità definite "sessiste" apparse in città. Un esempio recente è stato quello dei cartelloni di Pandora affissi nella metropolitana milanese nel periodo delle festività natalizie. "Un ferro da stiro, un pigiama, un grembiule, un bracciale Pandora", recitava il manifesto che ha fatto infuriare le donne milanesi. 







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