Milano
Milano si oppone a Salvini: fa da sola, Martina assente
Piazza San Babila si riempie nel giorno del vertice con Orban. Ma senza i vertici nazionali dem. E forse è meglio così. Il commento di Affaritaliani.it Milano.
di Fabio Massa
Sono tanti, ma non tantissimi. E comunque Milano si conferma l'unica città che ancora, alla prova della piazza, si oppone a Matteo Salvini, il ministro dell'Interno e vicepremier che sta incontrando il leader ungherese Viktor Orban nella sede della Prefettura di Corso Monforte. La via è completamente bloccata dalle forze dell'ordine in assetto anti-sommossa, anche se non ci sono avvisaglie di nessun tipo di disordini.
Anche perché la piazza è affollata non dalle ali più dure dei centri sociali, parte minoritaria del corteo, bensì, in un'unione che sotto la Madonnina negli ultimi anni non è rara, da sigle sindacali, associazioni cattoliche e della sinistra milanese. Da notare l'assenza di tutti i leader nazionali dei Dem, con l'eccezione di Lele Fiano e ovviamente con la presenza di tutti i leader locali. Presente la Boldrini, che però parla per ultima, in una piazza che già inizia a svuotarsi, e non fa altro che ripetere per una serie di volte "No pasarán": un po' pochino.
Assente in particolare, Maurizio Martina, che evidentemente non si vuole spendere su una piazza come quella milanese. Milano, insomma, ancora una volta fa da sé. La macchina organizzativa funziona e anche senza arrivare alle folle oceaniche dei tempi migliori, il colpo d'occhio del troncone di piazza San Babila che sfocia in Corso Monforte è di tutto rispetto. Aleggia una domanda, però: Milano fa bene da sola, con i vertici nazionali farebbe peggio? C'è chi dice di sì.