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MM spa a Move App: "Trasporti e innovazione, la nostra sfida è globale"

MM SpA è presente anche quest’anno a Move App: "Dedicare una riflessione all'innovazione tecnologica nei trasporti e alle politiche per la mobilità di persone e merci nella cornice milanese è una sfida irrinunciabile", spiega una nota del gruppo. Alla sessione di apertura ha partecipato Stefano Cetti, Direttore Generale di MM SpA, che ha parlato delle nuove strategia della società: "L’apertura della nuova linea della metro 5 e l’avvio dei lavori della linea 4, testimoniano questo fermento che a livello italiano non ha eguali. Come MM siamo fieri di questo fermento perché significa, in un certo senso, tornare alle origini: quest’anno l’azienda che ho l’onore di dirigere compie 60 anni. Sessant’anni fa, la Milano operosa ha avuto un moto d’orgoglio, lasciandosi alle spalle definitivamente il secondo conflitto mondiale e proiettandosi nel secondo novecento con tutta la grinta possibile. Milano, con l’avvio della linea 1 della metro ha avviato un percorso di sviluppo talmente importante per il sistema Paese, da rappresentare un punto di non ritorno".

"Ecco - ha proseguito Cetti - perché siamo qui. Ecco perché lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto, dai grandi corridoi europei, fino ai sistemi di trasporto pubblico rapido di massa è il tema del giorno, accanto a quello della sostenibilità”. “Il Paese cresce se si infrastruttura, ha proseguito Cetti, l’Europa diventa ogni giorno casa nostra se i ripensa e rilancia i “sistemi di mobilità”, con i requisiti di interoperabilità, accessibilità ed intermodalità: aeroporti, reti AV-AC, ferrovie regionali, stazioni come elemento di connessione, impianti urbani e TPL (Trasporto Pubblico Locale). Integrazione dei vari sistemi di trasporto e innovazione tecnologica sono le parole d’ordine da cui non è possibile prescindere per lo sviluppo futuro della mobilità, con particolare attenzione al rispetto dell’ambiente. Quest’ultima è una tematica cui MM, progettista della mobilità sostenibile, è molto attenta. Per questo guardiamo con particolare interesse alle ultime soluzioni tecniche che, ad esempio, consentono di risparmiare energia elettrica riciclando quella prodotta dai freni di treni e metrò".

"Noi committenti di opere pubbliche - prosegue il presidente - abbiamo anche altre priorità che sono efficienza e competitività. La nostra sfida futura è stare sul mercato anche estero ed essere “scelti” per il nostro know how”. E’ con orgoglio che MM sta esportando la propria ingegneria in tutto il mondo. Dopo la gara vinta recentemente per la progettazione della nuova Linea 3 della metropolitana di Lima, l’azienda e Millenium Bank, banca di investimenti del gruppo RZD (Ferrovie dello Stato Russe), hanno sottoscritto la costituzione di una società mista di ingegneria di diritto russo con l'obiettivo di acquisire commesse di ingegneria sul mercato russo delle infrastrutture di trasporto, con particolare riguardo ai progetti di realizzazione e riqualificazione del sistema delle metropolitane e delle ferrovie. Ancora una volta sono le soluzioni ‘milanesi’ a interessare: soprattutto i "nodi di interscambio" cioè agli hub che consentono la comunicazione tra flussi di traffico diversi provenienti da linee ferroviarie, metropolitane e stazioni autobus (es. le stazioni di Affori o di Garibaldi a Milano). Per non parlare di Expo, una nuova città nata dal nulla dove le infrastrutture – comprese quelle per il collegamento – divenuta un fiore all’occhiello”.“ Indispensabile nella costruzione di grandi opere il coinvolgimento del tessuto sociale. Le città sono luoghi di concentrazioni delle opportunità: cultura, lavoro, socialità, salute, educazione e molto altro. Ma sono anche la concentrazione dei grandi problemi ambientali e sociali: consumi energetici, emissioni, traffico privato e conflitto con la natura. Per questo diventa importante il sistema delle relazioni e della partecipazione sin dalla fase preliminare a quella definitiva del progetto: realizzare grandi opere e reti per la mobilità è necessario ma diventa ancor più necessario interconnettere gli interessi diffusi, le richieste di mitigazione del disagio dei cantieri e il rispetto dei tempi di vita di tutti i city users che popolano una metropoli come questa. La comunicazione territoriale diventa sempre più un fattore di condivisione tra le persone. E’ prioritario investire nella comunicazione a tutti i livelli (come stiamo operando per M4, anche con workshop cittadini per avere idee sul poter far vivere i cantieri oltre il loro ruolo originario): questo porta ad una partecipazione di tutto il tessuto sociale che è ineludibile, se questa azione non viene effettuata con metodi efficaci porta ad una non comprensione della meta (e quindi anche dell’investimento pubblico) e al ritardo nell’opera che comporta automaticamente  una maggiore spesa economica che  grava poi  sull’intera comunità”.