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Milano
Palme Piazza Duomo, Starbucks unica al bando: cifre, durata, dettagli.Le carte
Le palme in piazza Duomo a Milano

di Fabio Massa

Palme sì, palme no, per quanto tempo, per quanti mesi, chi ha approvato che cosa, e perché è stata scelta proprio Starbucks? Ecco, nella vicenda che ormai è diventata nazionale, delle palme di Piazza Duomo a Milano, una delle quali è stata data alle fiamme la scorsa notte, forse la più grande e azzeccata operazione di marketing vista in città da anni a questa parte, in quella vicenda delle palme manca qualche fatto. Affaritaliani.it Milano si è procurato la determina (peraltro pubblica, sull'albo pretorio) con la quale si può dare una risposta certa e univoca a tutte le domande di cui sopra.

 

QUANTO PAGA STARBUCKS PER LE PALME IN PIAZZA DUOMO

 

La compagnia americana pagherà 226.601,58 euro, di cui 190.001 nel 2017, 18300 nel 2018 e uguale cifra nel 2019. Al Comune di Milano la sponsorizzazione dell'aiuola non costa un centesimo. La determina è stata rilasciata il 18 gennaio 2017 in base a un regolamento che è sempre identico per qualunque sponsorizzazione riguardante il verde.

 

QUANTO DURANO LE PALME IN PIAZZA DUOMO

 

"I giardini milanesi tra XX e XXI secolo", questo il nome del progetto, ha una durata fino al 31 dicembre 2019. I costi di 18300 euro l'anno per il 2018 e il 2019, infatti, sono relativi alla manutenzione dell'aiuola davanti a Palazzo Carminati. Starbucks può anche decidere di cambiare palme e banani con altre essenze, ma comunque dovrà avere l'approvazione della Sovrintendenza e anche del Comune di Milano.

 

MILANO PALME IN PIAZZA DUOMO: CHI HA DECISO CHE COSA

 

Il bando per l'individuazione di un nuovo soggetto che curasse l'aiuola è stato aperto a giugno dello scorso anno, tra gli ultimi atti della scorsa amministrazione, ma è stato rilanciato a settembre sul sito internet del Comune ed è stato approvato durante il mandato di Beppe Sala.

 

PALME IN PIAZZA DUOMO: PERCHE' STARBUCKS

 

Semplicemente perché è stata l'unica azienda a presentare una proposta. Poteva essere rigettata, ovviamente, ma non c'è stata alcuna altra azienda italiana che volesse investire qualche soldo in piazza Duomo a Milano. Né aziende di piccola né di media né di grande dimensione. Nessuna ha presentato neppure una proposta. Starbucks ha presentato la propria proposta il 27 ottobre 2016, quindi esattamente a metà del bando. Insomma, se c'è una polemica da fare, è sulla miopia delle imprese italiane. E sulla loro incapacità di fare marketing in modo efficace.

Palme in Duomo, nuovo dibattito in consiglio sulle cifre

 


Le cifre relative all'accordo con Starbucks sono state al centro del dibattito odierno in consiglio comunale: "Una cifra questa congrua alla pubblicita' ricevuta?", ha chiesto retoricamente il consigliere comunale di opposizione di Milano in Comune, Basilio Rizzo che durante la seduta di questo pomeriggio e' tornato sul tema delle palme che tante polemiche hanno suscitato nel centrodestra che ha parlato di 'africanizzazione'. Fino all'epilogo di sabato notte quando qualcuno ha dato fuoco, ad alcune di queste. Immediata la replica dell'assessore all'urbanistica e al verde, Pierfrancesco Maran che ha puntualizzato che al bando in questione "ha partecipato solo Starbucks". "Peccato non ci siano state altre aziende. Speriamo che altre aree vengano presto sponsorizzate con o senza palme e banane" ironizza. Chiarendo che anche il valore della precedente sponsorizzazione triennale di quell'area in piazza Duomo, affidata a Konica Minolta business solutions Italia si aggirava sulla stessa cifra.

@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it

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