Pd, lista chiusa nella notte: si trova la quadra sui Municipi
Sciolti i nodi per le zone 5 e 6. Si definisce anche la lista
La lista del Pd. E un quasi via libera sulle zone. Direzione del Partito Democratico fruttuosa, nella serata di ieri. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it la vicenda della zona 5 e della zona 6 si dovrebbe essere definitivamente conclusa, con il segretario Pietro Bussolati intenzionato a tirare dritto sui nomi di Santo Minniti e di Enea Moscon. Il posto di entrambi era stato messo in discussione da nomi altrettanto validi, come quello di Paolo Grazioli, un vicepresidente caro a Beppe Sala e da Natale Carapellese, spinto invece dalla sinistra Pd. Ma il voto di ieri sera dovrebbe sancire la fine delle ostilità interne. Bisognerà aspettare ancora un paio di giorni, fino a giovedì, invece, per mettere la parola fine alla zona 2, che spetterebbe a Sel. Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera nella direzione e poi nella segreteria di ieri sera si sono sciolti anche il nodo Carmela Rozza, che secondo alcuni avversari politici interni doveva essere “retrocessa” (a dire il vero, senza grandi patemi da parte sua) dal secondo posto nel quale è stata invece confermata (per il caso del rullo di vernice sull'auto.) Capolista sarà Pierfrancesco Majorino. Terzo e quarto Marco Granelli e Pierfrancesco Maran. Dopo, alternanza di genere. Sempre il Corriere rivela che Milly Moratti ha optato per la lista del Partito Democratico dopo essere stata contesa a lungo anche da Giuliano Pisapia. Altri nomi in lista Lidia Ruzzon, ex Pdl, Sumaya Abdel Qader, Maryan Ismail, Daniele Nahum (che aveva sollevato il caso delle moschee). Poi ci sono i veterani Monguzzi, Gentili e gli altri uscenti.