Milano
Preside del milanese annulla la Festa di Natale. Salvini: "Un favore ai terroristi"
Il caso lo ha sollevato il quotidiano Il Giorno, che oggi, a firma Massimiliano Mingoia racconta come in una scuola del milanese, a Rozzano, il preside Marco Parma, già candidato sindaco non eletto del Movimento 5 Stelle, abbia cancellato la “Festa musicale di Natale” e abbia deciso di rimuovere alcuni crocifissi in alcune aule.
“Nel mirino dei genitori è finita innanzitutto la cancellazione della Festa musicale di Natale che negli ultimi anni si era tenuta al Teatro Fellini di Rozzano. Un appuntamento con canti e cori, non solo natalizi, frutto del lavoro dei bambini con i maestri dell’Associazione 11 Note. L’anno scorso - si racconta sul quotidiano Il Giorno - i bimbi cantarono canzoni natalizie stile Jingle Bells. Quest’anno un paio di genitori ha chiesto al preside di inserire anche canti più propriamente religiosi come “Tu scendi dalle stelle”, “Adeste fideles” e “Stille Nacht”. La risposta del dirigente scolastico è stata un secco “no” in nome della laicità della scuola pubblica”. E ancora, Marco Parma spiega al Giorno: “La Festa di Natale cancellata? Crocifisso non esposto? E’ sbagliato riversare sui bambini dei problemi che riguardano gli adulti. Gli alberi di natale e gli addobbi natalizi nella scuola ci saranno. Le tradizioni saranno rispettate, ma con la prudenza che si deve adottare per non urare delle sensibilità diverse. Non vogliamo evidenziare ciò che divide ma ciò che unisce alunni e genitori”.
Il sindaco di Rozzano, Barbara Agogliati, da parte sua, spiega: “Ho appreso con stupore della cancellazione delle Feste di Natale da parte della direzione dell’Istituto Garofani in tutte le scuole del comprensivo. Voglio dire fin da subito che non concordo con la decisione presa”.
“Rozzano è una città che è cresciuta con i valori della tolleranza e dell’accoglienza. Abbiamo sempre festeggiato tutti insieme questo momento di condivisione, di unità e di fratellanza senza discriminazioni, cattolici e non cattolici, atei e religiosi, famiglie di tutte le confessioni - spiega il primo cittadino rozzanese - Non c’è mai stata nessuna divisione su questo. Ecco perché sono stupita della decisione presa dalla direzione dell’Istituto Garofani. Non condividiamo assolutamente la decisione di sopprimere la festa di Natale in favore di una non meglio precisata Festa d’Inverno”, continua il sindaco.
“Per tutti gli italiani il Natale è una festa fondamentale, molto sentita. E’ un momento nel quale le famiglie si ritrovano, nel quale i bambini sono felici. E questo vale per tutti. Prese di posizione come quelle della direzione dell’Istituto Garofani snaturano questo momento e, proprio al contrario di quello che si propongono, creano divisioni e portano esattamente nella direzione opposta a quella che si vorrebbe. Il terrorismo vuole lo scontro e la divisione. Laddove esiste un modello di integrazione perché andare a creare pericolosi precedenti inutili? Chiedo fermamente all’Istituto Garofani di reintegrare la Festa di Natale e di lasciare i crocifissi al loro posto”, conclude il sindaco Barbara Agogliati.
LE REAZIONI E I COMMENTI
IL COMMENTO DI SALVINI: "UNA C....TA GALATTICA" - Matteo Salvini ha attaccato la scelta del preside, intervenendo su radio Padania: "e' chiaro che le emergenze sono altre. E se non invertiamo la rotta siamo allo sfacelo. Cambiare la festa di Natale in festa di inverno e' una cazzata galattica". "A qualcuno - ha aggiunto Salvini - può dare fastidio Gesù bambino? Il problema è qualcuno che abbiamo in casa che è più tarato dei tarati. Questo succede in una scuola, luogo che dovrebbe educare e far conoscere. Invece nel nome della laicità si sradicano le tradizioni facendo così un favore ai terroristi". "In quella scuola ci sono mamme che stanno raccogliendo firme perché il Natale sia Natale. La chiameranno 'Festa d'inverno', 'per evitare strumentalizzazioni', ma anche i genitori musulmani, secondo me, sarebbero solo contenti di festeggiare il Natale", ha concluso Salvini.
ALTITONANTE E FERRETTI (FI): "VERGOGNOSO REPRIMERE NOSTRE TRADIZIONI" - «Cancellare le nostre tradizioni non significa aprirsi alle altre culture, ma bensì rinunciare a noi stessi, a quello che ci è stato trasmesso sia dai nostri cari, alla nostra storia. È vergognoso che chi dovrebbe forgiare la mente dei nostri figli, cerchi invece di reprimerli, eliminando addirittura la magia del Natale». È il commento del Consigliere Regionale di Forza Italia, Fabio Altitonante, e del Capogruppo di Forza Italia a Rozzano, Gianni Ferretti, alla decisione del preside dell'Istituto Garofani di Rozzano cancellare la Festa di Natale, sostituendola con la Festa di Inverno. «La laicità dello Stato e la libertà di culto non sono messe in discussione – sottolinea Altitonante – al contrario, in questo momento l’unica religione attaccata e “messa al bando” è proprio quella cristiana. Ricordo al Ministro Giannini che addirittura la nostra Costituzione dedica un articolo specifico ai rapporti con la Chiesa cattolica, non perché sia superiore alle altre, ma perché storicamente in Italia ha avuto un ruolo predominante rispetto alle altre confessioni religiose». «La politica rozzanese – aggiunge Ferretti – deve prendere una posizione netta rispetto a questa vicenda, al di là dell’appartenenza partitica, nell’interesse dei nostri ragazzi». «Non possiamo appellarci al Prefetto, perché a Milano non c’è, visto che il Governo Renzi è incapace di decidere. Auspichiamo almeno che il Ministro Giannini intervenga al più presto affinché ai nostri bambini non sia “rubato” il Natale. Come Forza Italia ci mobiliteremo per attestare la nostra solidarietà alle famiglie di Rozzano» concludono i due esponenti di Forza Italia.
GELMINI: "MINISTRO INTERVENGA SUBITO" - Sull’episodio di Rozzano, dove il preside dell’istituto Garofani, Marco Parma, ha sospeso una festa natalizia, Mariastella Gelmini, coordinatrice lombarda di Forza Italia, ha postato su Facebook: “Provveditore e ministro dell’Istruzione intervengano subito. Il preside dell’Istituto Garofani di Rozzano, che ha sospeso la festa di Natale, è inadatto alla guida di una scuola. Bisogna confermare subito l’iniziativa natalizia a Rozzano e, se sono presenti ragazzi di altre fedi religiose, vanno rispettate anche le loro ricorrenze. Tolleranza e dialogo non vogliono dire la rinuncia alle nostre radici”.
DE CORATO: INTERROGAZIONE IN REGIONE E INTERVENTO DEL PREFETTO" - “Interrogazione in Regione e richiesta di intervento da parte dell’Ufficio scolastico provinciale e del Prefetto: questo quello che farò dopo che in una scuola di Rozzano è stato rimosso il crocefisso e cancellata la festa di Natale 'in nome della laicità' - così Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale in Regione -. Quello che è successo all'Istituto comprensivo Garofani di Rozzano è gravissimo. Siamo ancora in Italia, non a Baghdad, e la religione cattolica è la nostra fede tradizionale, oltre ad essere riconosciuta coi Patti Lateranensi: eliminare il Natale vuol dire oltraggiare la festa più importante della nostra religione. Chiedo l’intervento del Prefetto, in qualità di massima autorità di governo qui, e del direttore dell’Ufficio scolastico provinciale, che non può far passare sotto silenzio una cosa del genere. Inoltre presenterò in Regione un’interrogazione all’assessore Aprea. Dobbiamo intervenire, non possiamo lasciar distruggere così le nostre tradizioni e la nostra religione”.
FRASSINETTI (PDL): "DECISIONE INACCETTABILE" - "La decisione del preside dell'Istituto Garofani di Rozzano è inaccettabile", lo dichiara Paola Frassinetti, coordinatrice regionale di Fratelli d'Italia, riguardo la decisione del preside di cancellare la Festa di Natale, sostituendola con la Festa di Inverno, censurando quindi ogni riferimento alla festa religiosa. "Non è accettabile che nelle scuole si imponga un'idea di laicità che al posto di valorizzare la religione, la cancelli, in virtù di un furore ideologico che non vuole integrare, ma cancellare ogni traccia delle nostre radici. Questi interventi da parte di presidi e professori ideologizzati non hanno alcun senso, se non di offendere gli alunni e le famiglie cristiane. Va inoltre sottolineato che molti immigrati sono cristiani, dunque le argomentazioni di questi signori non sussistono". Fratelli d'Italia, come partito, "è attivo da sempre sul fronte della difesa delle feste religiose dallo scempio che ogni anno viene fatto nelle scuole. Al riguardo Giorgia Meloni ha proposto di mandare a lavorare il 25 dicembre coloro che si distinguono per avversione particolare al Natale". "Ritengono offensivo Adeste Fideles, ma non ritengono offensive le vacanze".
BORDONALI: "STRANIERI SI ADEGUANO O SE NE VADANO" - Integrare significa inserire gli stranieri nel nostro sistema di valori, non significa concedere terreno. Chi arriva dall'estero si deve adeguare alle nostre regole, altrimenti può scegliere di andare in un altro Paese". Lo ha detto l'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali, commentando la notizia secondo la quale il preside dell'Istituto 'Garofani' di Rozzano avrebbe deciso di sostituire la festa di Natale con quella di inverno per non urtare la suscettibilità di alcuni genitori. "Appiattirsi verso il basso - ha concluso Bordonali - è segno di estremismo, non di integrazione. Le scelte di alcuni dirigenti scolastici sono provocazioni politiche che vanno estirpate perché si riversano sull'educazione dei bambini. Le festività sono natalizie e cattoliche. Se al dirigente di Rozzano non va bene, lavori anche il 25 e il 26 dicembre. Cultura e tradizioni non si toccano. In Lombardia si fa il presepe, si festeggia il Natale e c'è il crocifisso nelle aule".
ROSARIA IARDINO: "NON E' COSI' CHE SI FA INTEGRAZIONE" - “Non è rimuovendo un crocifisso o annullando un concerto di Natale che si fa integrazione e si rispettano i diritti degli altri. Al contrario una comunità… ogni comunità, deve avere facoltà di celebrare le proprie feste e i propri santi. Non è vietando che si migliora la convivenza tra le persone”. Così la Consigliera comunale e Delegata della Città Metropolitana di Milano, Rosaria Iardino, e il Consigliere regione Massimo D’Avolio, entrambi del Pd. “La laicità proseguano Iardino e D’Avolio, nel loro comunicato congiunto – usata per giustificare le decisioni, non può essere elemento discriminatorio nello stabilire cosa è opportuno e cosa non è opportuno fare. Al centro c’è la libertà dei cittadini di esprimere liberamente il proprio credo religioso e il diritto della maggioranza di una cittadinanza, quella rozzanese, di proseguire le proprie tradizioni. Non possiamo rispondere - terminano Iardino e D’Avolio - all’oscurantismo ed alle barbarie di alcuni, vietando o limitando il diritto spirituale di molti altri. E’ una questione di civiltà”.