Milano
Rom, "se ne deve occupare l'assessore alle politiche sociali". Appello
Radicali e rom scrivono al nuovo sindaco di Milano: non siamo un problema di sicurezza
"La passata gestione della questione Rom affidata all’assessore alla sicurezza ha peggiorato la condizione di Rom e Sinti di Milano, trattati come un’emergenza di sicurezza e non come minoranza da tutelare dalla discriminazione e da includere. Lo sradicamento delle comunità affidate a centri di emergenza senza prospettive di inserimento ha dissipato le risorse disponibili (5,6 milioni di euro), senza avviare alcun progetto di reale inclusione sociale". Per questa ragione i Radicali insieme con la Consulta Rom e Sinti di Milano, con la ReteRom di Milano (Amici di via Idro, Associazione ApertaMente, Associazione UPRE ROMA, GRT Italia,Opera Nomadi Milano), "chiedono al nuovo Sindaco, Beppe Sala, di affidare la gestione della questione Rom all’assessore alle politiche sociali (come è sempre stato) e non all’assessore alla sicurezza".
Secondo i radicali, "è una questione preliminare fondamentale per impostare correttamente e positivamente l'attività dei prossimi cinque anni. La questione Rom non è un problema di ordine pubblico, ma di inclusione sociale di una minoranza e di applicazione della Strategia nazionale approvata dal Governo italiano in base alla Comunicazione n.173/2011 della Commissione dell’Unione europea che impegna gli Stati membri all’elaborazione di strategie nazionali di inclusione dei Rom e all’adozione di misure di intervento nell’ambito delle politiche più generali di inclusione sociale per il miglioramento delle condizioni di vita di questa popolazione. Saremmo lieti di poter incontrare il nuovo sindaco per avviare un confronto costruttivo su questo tema togliendolo dalla strumentalizzazione politica e dalle campagne d’odio".