Milano

San Siro, perché non si chiede ai milanesi? La partecipazione non esiste più

Fabio Massa

Sulla questione abbattimento San Siro non si sente il parere dei milanesi eppure sono loro ad andare allo stadio e a votare il sindaco

ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.10 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45

C'era una volta la condivisione popolare. E' una cosa strana, quella che sta succedendo sullo stadio. Una volta, e parlo non di mille anni fa, ma del primo Pisapia per intenderci, ci si riempiva la bocca con la parola "partecipazione". Democrazia è esserci, decidere. Poi, evidentemente, ci si deve essere un po' stufati. Ma con lo Stadio di San Siro stiamo arrivando all'assurdo. Ricapitoliamo per chi non è tifosissimo di Milan o Inter. Le due società, che di milanese mantengono solo il nome, hanno deciso che vogliono avere uno stadio nuovo. La struttura - dicono - è vecchia, obsoleta e costosa da manutenere e impossibile, a livello di investimento, da ristrutturare. Quindi, stadio nuovo. Peccato che il Meazza, e tutta l'area, siano del Comune. Il quale, anche qui non sfugge a nessuno, deve dire la sua. Dopo mesi in cui le società non si sono fatte sentire, il sindaco è dovuto quasi arrivare a minacciare perché si facessero passi avanti. Poi i progetti, tanto segreti che neanche i consiglieri li avevano visti. Poi i continui avanti e indietro. Occorre uno scatto d'orgoglio da parte del Comune. E' vero che il Meazza senza Milan e Inter è un pezzettone grosso grosso di cemento inutile. Ed è vero che Milan e Inter possono ricattare Beppe Sala, ad esempio, minacciando di andarsene a Sesto San Giovanni. Ma è anche vero che Milan e Inter li vanno a guardare i milanesi. E i milanesi probabilmente vorrebbero decidere. Perché nessuno chiede il loro parere? Ci siamo già scordati che è il popolo che elegge i sindaci e riempie gli stadi?

fabio.massa@affaritaliani.it 

 








A2A
ZX