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Roma, 7 mag. (Adnkronos) - "Ieri si è consumata l'ennesima tragedia sul posto di lavoro, è inammissibile dover tutte le settimane, quasi tutti i giorni, dover ricordare persone che perdono la vita mentre stanno lavorando, esclusivamente perché hanno motivo di mettere al servizio di un lavoro il proprio corpo, se stessi, le proprie braccia, la propria testa e in cambio ne hanno la morte". Lo ha affermato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ricordando in apertura di seduta le vittime dell'incidente sul lavoro accaduto ieri a Palermo, in località Casteldaccia. "Prima di questa strage, chiamiamola con la parola giusta, ci sono stati altri episodi", ha aggiunto. "Negli ultimi anni certamente sono aumentate le norme che vorrebbero tutelare la sicurezza di chi lavora, sono aumentate le verifiche degli ispettori, e anche i controlli, ancora secondo me non sufficienti. Tuttavia ci troviamo ancora a piangere delle vite spezzate, il che comporta la necessità di fare uno sforzo straordinario perché questo tema sia una priorità per le Camere, per il Governo, per la società. Non è più rinviabile un impegno delle aziende e di coloro che sono preposti al controllo, persino degli stessi operatori, perché non trascurino di esercitare essi stessi un controllo, una verifica un'attenzione ancora maggiore"."Questa ennesima tragedia sul lavoro, come ha detto il Presidente Mattarella, deve riproporre con forza la necessità di una risposta comune. Ci auguriamo che le autorità preposte facciano chiarezza, però -ha concluso La Russa- la chiarezza non riporta in vita chi è morto. Certo la giustizia è auspicabile, ma non possiamo accontentarci ogni volta che si capiscano le responsabilità, le colpe di un dramma, occorre qualcosa di più. Dalle parole mi auguro che stavolta riusciremo a passare, d'accordo con tutti i soggetti coinvolti, ai fatti".





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