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Parcheggi, l'M5S cambia idea e cede ai privati. Delibera PUP in Assemblea
Sopravvissuti 800 posti sotto al Quirinale e 600 a Castel Sant'Angelo
di Valentina Renzopaoli
Parcheggi interrati, alla fine l'Amministrazione Raggi cambia idea e spedisce in Assemblea capitolina una Delibera che cancella solo 29 interventi su suolo pubblico dei 105 che non hanno mai raggiunto la stipula della Convenzione con il Comune, e scontenta i Comitati No Pup e pure il Tavolo sull'Urbanistica dello stesso M5S.
Dopo aver ottenuto il parere favorevole della Commissione Mobilità, la Delibera verrà votata martedì 14. Tra i parcheggi sopravvissuti, 800 posti sotto il Quirinale e oltre 600 accanto a Castel Sant'Angelo.
Pollice verso dei Comitati che combattono da anni contro il Piano parcheggi, secondo i quali gli interventi del Pup, definiti come “opere pubbliche”, che non hanno ancora raggiunto la Convenzione con il Comune, devono essere sottoposte a gara pubblica.
Scrivono i Comitati: “L’Amministrazione, nonostante le nostre ripetute richieste di chiudere la stagione delle norme speciali dell’Emergenza traffico (scaduta il 31 dicembre 2012) e prendere una decisione trasparente su tutti gli interventi per cui non è mai stata sottoscritta la convenzione con il Comune, non ci ha mai dato risposte, né – ci risulta – ha mai chiesto, come avevamo più volte sollecitato, un parere dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione”.
Tra i parcheggi rimasti nel piano quello da 800 posti auto da scavare sotto il Quirinale, tre piani sotterranei per 609 posti accanto a Castel S. Angelo, un parcheggio a pochi metri da Piazza Barberini dove la Soprintendenza dal 1985 ha segnalato la presenza di una villa romana, un altro parcheggio per centinaia di box auto da realizzare in un’area semidisabitata sulla Roma-Fiumicino interessata da numerosi vincoli paesaggistici.
La Delibera fa sobbalzare lo stesso Tavolo Tecnico sull'Urbanistica del M5S, che si mette di traverso. Il programma dei Movimento chiedeva il totale rifacimento del Piano – sostiene il tavolo – e invece quella che arriva in Assemblea è una delibera attuata anche nelle parti “palesemente improponibili”.
“E' grave che una pianificazione pubblica venga fatta recependo aree pubbliche proposte da imprese private, ed è grave che i parcheggi pertinenziali al servizio dei cittadini vengano dati alle imprese e immobiliaristi privati senza gara permettendo l'ennesima speculazione del suolo”.