Pedofilia indiscussa protagonista delle pagine di cronaca nera. Richiesta choc dell'allenatore romano arrestato per pedopornografia martedì scorso: "Voglio essere castrato". <I>Affari</I> ha intervistato la psicoterapeuta Giuliana Proietti per indagare a fondo questa piaga della nostra società.
“L'interesse sessuale verso i minori è sempre esistito” commenta con Affari Giuliana Proietti, psicoterapeuta. “Ma la situazione attuale permette una chiave di lettura della pedofilia nella crisi dei rapporti fra uomini e donne”.
Ecco l'intervista
Le notizie sul fenomeno della pedofilia sono all’ordine del giorno. E’ sempre stato così?
“L'interesse sessuale verso i minori è sempre esistito: basti pensare all'antica Roma e alla Grecia classica, per voler tornare indietro nel tempo. Negli anni successivi e fino a pochi decenni fa, il caso non faceva notizia non perché non esisteva, ma perché i minori non erano portatori di diritti, non erano considerati quel capitale sociale che sono oggi, delle persone su cui investire, che vanno protette e tutelate perché rappresentano il futuro dell'umanità. Ecco perché oggi la violenza sui bambini non è più tollerabile, né tollerata”.
Quanto incide la componente sociale? La società può fomentare certi atteggiamenti? La dott.ssa Giuliana Proietti
“La situazione attuale permette una chiave di lettura della pedofilia nella crisi dei rapporti fra uomini e donne. Le donne non sono più quelle di una volta. Di fronte a un marito che diventa violento o pretende con la forza un rapporto sessuale, la moglie nella maggior parte dei casi è in grado di ribellarsi. Con un minore non è così”.
Qual è il meccanismo che si innesca?
“Il minore, maschio o femmina che sia, rappresenta quella personalità debole, facilmente dominabile, che non giudica, che non critica, perché non ne ha gli strumenti. Ed allora può accadere che le personalità deboli, che non reggono il confronto con l'altro sesso emancipato, scelgano la via della pedofilia”.
Oppure?
“Un'altra spiegazione può essere ricercata nel fatto che oggi tutte le trasgressioni sembrano diventate routine (bisessualità, scambio di coppie, amore di gruppo ecc.) per cui si va alla ricerca di qualcosa che è veramente sentito come un tabù, una vera trasgressione”.
E' una patologia? Da che cosa può avere origine?
“In genere il pedofilo ha a sua volta subito delle molestie o delle violenze sessuali in età prepuberale. La sua è una 'coazione a ripetere'”.
Il problema morale come si colloca? Quanto è un problema di morale comune e quanto di devianza psicologica?
“Oggi si ritiene che nella sessualità non esistano 'devianze': laddove i due partners siano entrambi maturi e consenzienti: tutto è ammesso. Ovviamente non è il caso della pedofilia, che si serve invece di soggetti non ancora maturi e assolutamente non consapevoli. Per questo è un comportamento patologico, oltre che un reato”.
Virginia Perini