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Il ministro Poletti a tutto campo: nel 2015 centomila posti in più
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
L'andamento positivo registrato a marzo sui nuovi contratti di lavoro grazie al Jobs Act continuerà anche nei prossimi mesi. Ne è convinto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, intervistato da Affaritaliani.it. E' ottimista sul fatto che questa tendenza possa proseguire? "Sì. In particolare se riflettiamo sulla trasformazione dei contratti precari in contratti a tempo indeterminato. L'incentivazione in atto e il quadro economico, da un lato e il quadro normativo dall'altro, sicuramente dovrebbero dare stabilità".
Ma attenzione a parlare di una diminuzione del tasso di disoccupazione. "Non è automatico", spiega il ministro. "In questo caso stiamo parlando di contratti che vengono convertiti. Il tasso di disoccupazione ce lo comunicherà l'Istat guardando tutte le tipologie di lavoro. Questo è un tema molto diverso, non sono due dati comparabili. Quello di ieri è un dato qualitativo - afferma Poletti -, che ci dice che aumentano i contratti a tempo indeterminato e si riducono quelli precari. L'Istat ci dà un dato generale sull'andamento dell'occupazione, ovvero una cosa molto diversa perché al suo interno ci sono anche lavoro autonomo, la parte dell'impresa e del lavoro in tutte le sue forme. Sono due cose che non hanno la stessa base di calcolo e quindi non sono comparabili tra loro".
Quanti occupati in più potrebbero esserci nel corso del 2015? "L'unico dato che è circolato è di Nomisma, che ha parlato di circa 100mila posti di lavoro in più. E' un dato di Nomisma, non mio, ed è l'unico che conosco in modo puntuale". Ma è un dato credibile. Lei quindi è ottimista? "In questo senso sì, qualche segno in questa direzione è ragionevolmente prevedibile che ci sia. Osservando i dati generali vediamo segnali come la riduzione delle ore autorizzate di cassa integrazione, i dati di questi giorni sull'export e sugli ordini per le imprese italiane. Insomma, i segnali generali sono favorevoli. Poi bisogna avere la pazienza di vederli".