Politica
AAA: Salvini e Grillo cercasi delfini per Trump
Chi l'uomo di Trump in Italia?
Trump la prossima settimana sarà formalmente alla Casa Bianca al posto di Obama.
In questo periodo si è però sostanziata l’idea che l’elezione di Trump non è stato un fatto isolato ma fa parte della costruzione, per ora del tutto naturale (cioè non voluta), di una sorta di “rete” internazionale che connette tra loro leader conservatori di diverse nazioni, tra cui la le Pen in Francia, Putin in Russia Farage in U.K., ma in Italia chi ci sta?
I due candidati a essere connessi a Trump sono due: uno è Grillo l’altro è Salvini.
Però, anche qui, occorre fare bene attenzione ai mutevoli equilibri internazionali. Uno dei principali consiglieri di Trump ha avuto parole di elogio per la Raggi a Roma e questo nonostante Salvini si sia sbattuto non poco per farsi fotografare vicino a Trump per poi esserne addirittura disconosciuto.
Stesso destino che gli ha riservato Putin visto che, nonostante i continui viaggi in Russia del leader padano, di fatto poi il Cremlino molto pragmaticamente ha tessuto le lodi di Renzi per il comportamento tenuto dall’Italia contro le sanzioni alla Russia e non certo del leghista.
Insomma, in questo momento, Salvini sta perdendo (nuovamente) la partita del populismo nei confronti di Grillo e questo per una serie di indecisioni ed errori comunicativi che il padano sta commettendo.
Ormai il refrain anti-immigrati, ad esempio, ha perso molto della sua carica emozionali iniziale e si è saturato mentre Grillo parla di problemi concreti come quelli del lavoro per gli italiani e di questo Trump se ne è accorto da tempo.
Se Salvini continuerà questa politica attendista rischia di rimanere col solito pugno di mosche in mano.
In questo scenario ci sono anche eventi dal basso tesi a glorificare l’ascesa di Trump come questo previsto a Roma la prossima settimana:
http://scenarieconomici.it/ecco-i-trumpiani-italiani-e-cosa-vogliono/
Insomma è iniziata una nuova era ma non sono ancora chiari i delfini italici.