Politica
Governo/ La verità sui 18 ribelli Ncd. Nel mirino Alfano e non Renzi

Guido Viceconte, Antonio Gentile, Francesco Colucci e Renato Schifani. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it sarebbero i quattro senatori di Ncd-Area Popolare che sarebbero a capo di una pattuglia di 18 parlamentari di Palazzo Madama pronti a lasciare il partito di Angelino Alfano. Il gruppo avrebbe già sondato il terreno con Forza Italia e con i Conservatori e Riformisti per un loro possibile ingresso, ricevendo, in particolare dai fittiani, un no secco.
A questo punto i 18 potrebbero anche decidere di costituire un gruppo autonomo in Senato, non per far cadere il governo Renzi (nessuno vuole le elezioni anticipate) ma per avere maggiore forza contrattuale con il capo dell'esecutivo. Stando ai rumor che circolano in Parlamento, il ministro dell'Interno avrebbe già stretto un accordo con Renzi per entrare nel Pd e per una quindici (massimo 20) di candidati centristi (compresa anche Scelta Civica) nelle liste dem alle prossime Politiche.
La conseguenza è quasi ovvia, chi è rimasto fuori da questa pattuglia di cooptati nel Pd non ci sta e contesta il numero uno del Viminale, cercando in qualche modo di poter avere un peso nell'attuale maggioranza (oltre che cercare riparo in altri partiti per le prossime elezioni). Non a caso c'è ancora vacante la casella del ministero degli Affari Regionali che farebbe gola sia agli alfaniani ma anche ai 'ribelli' di Area Popolare.
Insomma, la rivolta nell'Ncd non è per far cadere Renzi e tornare al voto ma piuttosto perché, vista la scelta renziana di Alfano (a lungo termine), si starebbe cercando da parte di alcuni senatori il modo per avere più visibilità e potere contrattuale all'interno della maggioranza. C'è chi scommette che tra timori di perdere il posto il Parlamento e la certezza di non essere ricandidati Renzi possa governare tranquillo e sereno fino al 2018. Sempre che sia lui a volerlo.