Politica
Banche, "Lannutti votato da noi 5S. E' il candidato legittimo e ufficiale"
Commissione banche, il senatore Paragone ad Affaritaliani.it
"Quella di Elio Lannutti è l'indicazione del gruppo del Movimento 5 Stelle, non è un nome a caso. Quando c'è stata la votazione interna lui ha vinto quindi è il nostro candidato alla guida della Commissione d'inchiesta sulle banche". Lo afferma ad Affaritaliani.it il senatore pentastellato Gianluigi Paragone che, sulle accuse di antisemitismo di Maria Elena Boschi e non solo, replica: "Dovrà provarlo che è antisemita, non basta un tweet, per quanto grave. Quella famosa condivisione fu un errore e io a Elio glielo dissi in faccia, lui non aveva capito il valore e la gravità ma poi chiese immediatamente scusa. Ripeto, non basta un tweet per dire che qualcuno è antisemita. Ha ammesso l'errore e ha chiesto scusa". Quanto al presunto conflitto di interessi per il figlio che lavora alla Popolare di Bari, Paragone afferma: "Non esiste alcun conflitto di interessi, non scherziamo, questa accusa è molto meno rilevante dell'altra, per la quale come detto ha già chiesto scusa".
Lannutti potrebbe essere eletto presidente con i voti di 5 Stelle e Lega, quindi la vecchia maggioranza di governo? "Mi auguro che venga votato e che diventi presidente della Commissione, ma temo che non accadrà. Purtroppo". Come si esce da questa empasse? "O il Partito Democratico e Italia Viva convergono su Lannutti, che è il candidato ufficiale e legittimo del Movimento 5 Stelle, oppure qualcuno chiederà a Elio (Lannutti ndr) di fare un passo indietro nonostante abbia vinto la competizione interna". Non è che Pd e Italia Viva non vogliono la Commissione d'inchiesta sul sistema bancario? "Io so che il Pd, insieme a Forza Italia, è stato l'ultimo gruppo che ha fornito i nomi dei membri della Commissione. Abbiamo dovuto aspettare mesi. Io constato questo", conclude.