Politica
Bce, Qe allungato se vince il no al referendum. Renzi sotto tutela di Draghi

Non ci sono più dubbi. Matteo Renzi è sotto tutela della Bce e di Mario Draghi
Non ci sono più dubbi. Matteo Renzi è sotto tutela della Bce e di Mario Draghi. Il Consiglio direttivo dell'Eurotower ha infatti ribadito l'intenzione di portare avanti fino in fondo l'attuale piano di acquisti di titoli da 80 miliardi di euro al mese, fino alla scadenza prevista a marzo 2017 "o anche oltre se necessario, e in ogni caso finché non riscontrerà un aggiustamento durevole dell'evoluzione dei prezzi, coerente con il proprio obiettivo di inflazione". L'annuncio della Bce - comunuto nel bollettino economico diffuso dall'istituzione monetaria - sembra scritto su misura per il governo italiano. Anche perchP, sempre la Banca Centrale Europea, ha reso noto che gli investimenti delle imprese dell'eurozona "sono tornati ora sul livello massimo pre-crisi registrato nel 2008", ma il "contributo dell'Italia è limitato".
L'impressione degli analisti finanziari e degli osservatori politici è che Draghi stia inviando segnali a Palazzo Chigi e alla Commissione europea in vista soprattutto del referendum istituzionale del 4 dicembre. Qualora dovessero davvero vincere i no, come dicono tutti i sondaggi (anche gli ultimissimi), il rischio è di un forte aumento dello spread (anche fino a quota 200, leggi qui) e quindi la Bce sta già mettendo le mani avanti preannunciando un supporto, attraverso il prolungamento del QE, all'Italia. E' evidente che in cambio il premier e il governo (chiunque ci sia a Palazzo Chigi dopo il 4 dicembre) non potranno che abbassare i toni e accettare le richieste di Bruxelles (e di Berlino) sia sui conti pubblici, quindi la Legge di Bilancio, sia sul fronte dei migranti. Renzi sempre più sotto tutela.