Politica
Cairo leader del Centrodestra? Sì anche da Lega e Fratelli d'Italia
Ma dovrà cedere La7 e il Corriere
Urbano Cairo leader del Centrodestra e candidato premier alle prossime elezioni politiche? L'ipotesi raccontata nel weekend da Affaritaliani.it (leggi qui) non è affatto una boutade e sta prendendo corpo ai piani alti di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. Non va dimenticato infatti che Matteo Salvini qualche mese fa candidò il proprietario de La7 e de Il Corriere della Sera all'Ambrogino d'Oro, l'onorificenza più alta del Comune di Milano. Non solo, il leader del Carroccio, nel criticare la Rai e Mediaset (a suo dire) troppo filo-Renzi e filo-Pd, ha sempre sottolineato pubblicamente quanto La7 sia invece imparziale e corretta.
Attestazioni di stima che fanno il paio con quelle unanimi del Centrodestra quando il nome di Cairo uscì come possibile candidato del Centrodestra a sindaco di Milano. "Politicamente non ci sarebbero problemi e sarebbe un ottimo nome sul quale potremmo convergere tutti", afferma ad Affaritaliani.it un alto dirigente di Fratelli d'Italia. C'è un problema, però. Ed è il conflitto di interessi (con polemiche infinite annesse e connesse). "Non possiamo permetterci di avere un altro Berlusconi", sottolinea un esponente di spicco leghista, pur confermando l'ok politico.
Gli stessi motivi per cui il patron del Toro rifiutò la candidatura a sindaco di Milano rischiano di "ripetersi elevati alla decima potenza" se fosse in corsa per Palazzo Chigi. In sostanza, per essere in pista come candidato premier del Centrodestra, Cairo dovrebbe cedere il controllo dei suoi media, ovvero la televisione (La7) e i giornali (Rcs-Corriere della Sera). Una necessità che rende difficile l'ipotesi, ma non impercorribile, anche se "il pallino è ovviamente nelle mani dello stesso Cairo". Insomma, fatto salvo il conflitto di interessi modello Berlusconi, politicamente c'è un sostanziale via libera da tutti i partiti del Centrodestra a Cairo leader della coalizione e candidato alla presidenza del Consiglio.