"Commissione Banche? Ha senso solo se a guida dell'opposizione. Grazie Affari"
COMMISSIONE BANCHE, LA PROPOSTA DI AFFARITALIANI (POSSO SOLO RINGRAZIARE PER LE PAROLE DI STIMA...)
Oggi apro dando spazio alla proposta avanzata sabato da Affaritaliani, che a sua volta ha ripreso una dichiarazione del parlamentare Menorello. Io posso solo ringraziare sia l’onorevole Menorello sia Affaritaliani per le attestazioni di stima. E condividere – questo sì – un ragionamento: una Commissione d’inchiesta ha senso se la guida un esponente dell’opposizione. Altrimenti, considerando che i tempi sono strettissimi e la maggioranza ha numeri blindati, se si aggiunge pure un presidente di parte, si rischia di volerla chiudere prim’ancora che cominci il suo lavoro.
CONSIP, ITALIA, SUDAMERICA. BUSSOLA MINIMA…
I personaggi e gli interpreti sono ampiamente noti. Da un lato, i soliti giustizialisti, dediti alla missione di sempre. E dall’altro, l’arcipelago del Giglio tragico (ex magico), che ora grida al complotto, con l’accompagnamento delle prefiche di stretta osservanza renziana, impegnate a riversare amare lacrime sui giornaloni. Alle prefiche si è anche aggiunta per l’occasione Repubblica, per la verità abituata da anni non a piangere, ma a tirare le pietre ai nemici.
Mi permetto di proporre ai pazienti lettori di questa rubrichina una bussola minima.
I superficiali fanno il tifo per la "squadra" Ultimo-Scafarto-Fatto quotidiano oppure per la controcordata mediatica (e non solo: da quanto si capisce, anche interna agli apparati...) allestita da Renzi in un lungo triennio di nomine e gestione del potere.
I non superficiali, i liberali, i garantisti non fanno il tifo, ma devono lavorare per porre fine a una guerra per bande, all'incertezza del diritto, alla giustizia usata come clava o controclava...
Anche perché, se un cittadino non fa parte di "bande" o "squadre", chi lo tutela? Questa mi sembra la domanda da porre e da porci.
Nel Sud America italiano in cui siamo immersi, è evidente che si sono create filiere, catene politico-mediatiche con ben precisi agganci giudiziari.
Per mesi, abbiamo assistito per un verso a un rosario di rivelazioni e intercettazioni per sputtanare Renzi, e per altro verso a un controrosario di rivelazioni e intercettazioni per sputtanare l’inchiesta. Da garantista, mi fa ovviamente orrore la prima cosa. Ma da liberale e da cittadino indipendente, mi interrogo pure sulla seconda.
La via maestra non è costruire una controbanda (“a brigante, brigante e mezzo…”) per sconfiggere i giustizialisti. I giustizialisti si sconfiggono con la riforma liberale della giustizia: separazione delle carriere, responsabilità civile dei magistrati, e così via. Non è stato capace di farlo il centrodestra, e Renzi ha fatto anche peggio. Il resto è rissa tragang, come nelle peggiori periferie di Buenos Aires.