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Politica
Consip, "Pm politicizzati come con Berlusconi.La sinistra li usa contro Renzi"

Condanna a Verdini, inchiesta Consip. Senatore, che cosa sta succedendo?
"Le vicende di Verdini e quelle recenti di Lotti e del padre di Renzi non hanno alcun punto di congiunzione. Ovviamente, si tratta di un attacco del tutto politico che viene posto in essere attraverso la stampa amica di una certa parte politica".

Che cosa intende dire?
"Beh, basta vedere quali sono i giornalisti e quali giornali alimentano il paradigma che Verdini e il padre di Renzi, Lotti siano sodali nel trattare faccende personali e, quindi, per proprietà transitiva, lo sia anche Renzi. E' una campagna subdola, di delegittimazione per interposte persone, contro Matteo Renzi".

Faccia nomi e cognomi. Una campagna da parte di chi?
"Tutta la sinistra interna ed esterna al Pd vuole Renzi morto. Gli rimproverano di aver trasformato il Pd in un partito moderato più liberale che socialista. Poi ci metta le antipatie personali che pure contano. Non credo che Bersani, Gotor e Speranza lo abbiano molto in simpatica e si muovono attaverso la stampa amica".

Ad esempio?
"Basta vedere l'Huffington Post e leggere il Fatto Quotidiano. Tanto per citarne due".

E Repubblica?
"La vedo un poco più cauta, mantiene il suo equilibrio".

Insomma, una parte della politica utilizza una parte della stampa...
"Eh certo, è stato sempre così salvo poi che la Magistratura su questi teoremi ci camperà perché alla fine tutto quello è successo nei processi ai politici è stato anticipato prima dalla stampa e poi è arrivata la Magistratura".

Ad esempio?
"L'Espresso per un certo periodo, tanto per fare un nome, anticipava di quindici giorni i provvedimenti poi emessi dalla Magistratura".

Lei quindi vede un collegamento tra certa stampa e certa Magistratura?
"Certa Magistratura politicizzata è più vicina a gente come Vendola e Bersani che non gente come Renzi. Non a caso certa Magistratura ritiene di utilizzare la Giurisdizione anche per scopi sociali, eliminare disuguaglianze, incidere nella vita politica moralizzandola. E lo stesso dicasi per molti giornalisti che come le Demi Vierge hanno una morale diversa a seconda del verso".

C'è un paragone con Berlusconi?
"C'è un paragone, certo. Poi ovviamente mutatis mutandi, visto che i personaggi hanno caratteristiche diverse. Io l'ho detto in un'altra epoca e lo riconfermo: chi in Italia si ripropone di cambiare veramente e quindi va a tocare interessi, comodità, rendite elettorali ed economiche, diventa il nemico pubblico numero uno. La Magistratura oggi è il potere più forte nelle nostre istituzioni perché non risponde a nessuno di errori ed abusi. Se Renzi avesse vivacchiato come stava facendo Letta e come sta facendo Gentiloni nessuno gli avrebbe dato addosso. Infatti lo  stesso governo di Renzi, guidato da Gentiloni, non desta molto interesse  né dei media né dei magistrati, almeno fino a questo momento".

Come riassumerebbe quindi tutta questa vicenda?
"La stampa non ha bisogno di prove e fa gli scoop, la Magistratura avrebbe bisogno di prove e invece si arrangia come può. La Politica,  dopo lo pseudo reato di Concorso Esterno, ha fornito altra arma discrezionale ai Magistrati, il Traffico di influenze. Basta vedere la sentenza contro Verdini".

Cioè?
"Verdini è dipinto come una specie di Mefistofele, che rende incapaci di intendere e di volere tutti i componenti del consiglio di amministrazione della Banca, quindi diventa egli il dominus di tutte le malefatte. Ci metta poi che  lo si processa per bancarotta quando, ricordo, nessuno avanza più una lira, né gli azionisti né i correntisti. Non si è mai vista una bancarotta dove il banchiere soddisfa tutti i clienti e gli azionsiti, proprio mentre chiudono fior  di Banche, migliaia di correntisti ed azionisti truffati e non ce n'è uno di quei dirigenti di banca sotto processo".

In definitiva?
"Verdini è stato il più fidato collaboratore di Berlusconi e politicamente è ritenuto, nell'immaginario collettivo, un maneggione, nel senso di uno che si interessa sia di politica sia della parte imprenditoriale. Con questa Vulgata sulle spalle non può non essere reo di qualcosa salvo poi, nei successivi gradi di giudizio, quando i giudici saranno più attenti e anche meno condizionati dalle Procure, ribaltare tutto. Assolvere Verdini in primo grado, come assolvere Cosentino, Berlusconi, Mannino, Andreotti, Penati, Mario Mori in primo grado, sarebbe stata una clamorosa delegittimazione delle Procure , della Magistratura inquirente e di tutti gli altri organi inquirenti che operanoin Italia. Prima utilizzavano il concorso esterno, adesso la scempiaggine dei parlamentari gli ha fornito lo strumento del traffico di influenze".

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