Politica

Dal Pd monumento al top gun di Salò

Antonio Amorosi

Altro che legge Fiano. E scatta l'ironia


Comune a guida Pd celebra asso dell'aeronautica della Repubblica di Salò che terrorizzò gli alleati.

E il perché della scelta del pilota è sorprendente. Ecco chi era


“Io non abbasso gli occhi di fronte a nessuno: l’ho fatto e lo rifarei... quello che ho fatto allora, con la Repubblica (di Salò, ndr), sono pronto a rifarlo anche adesso perché ero convinto di essere dalla parte del giusto”, queste le ultime parole del pilota fascista Luigi Gorrini, asso dei cieli che dalla parte della Repubblica di Salò terrorizzò gli alleati angloamericani dopo il 1943.

Gorrini verrà celebrato il prossimo 30 settembre dal Comune di Fidenza nel parmense. La cittadina a guida Pd e il suo sindaco Andrea Massari istalleranno sulla strada principale del Comune l'ultimo Aermacchi MB-326, imponente, gigantesco aereo che l'asso dei cieli utilizzò per addestrare i piloti dell'Areonautica militare italiana. Spentosi nel 2014 a 97 anni, Gorrini verrà ricordato come formidabile pilota ma l'asso diede una prospettiva antiretorica sull'ultima parte della seconda guerra mondiale: “Noi non avevamo alcun partito, noi difendevamo le città italiane dai bombardamenti dei «liberatori», le nostre case e il nostro onore. La guerra sapevano tutti che era persa con El-Alamein. Ma ripeto, quello che ho fatto allora … quelle tonnellate di bombe in meno che abbiamo evitato alle nostre città, questo è un innegabile merito storico. Io non abbasso gli occhi di fronte a nessuno: l’ho fatto e lo rifarei. Pensavo però che dopo tutto quello che successe l’Italia andasse in mano a gente onesta…”


Mentre il deputato del Pd Emanuele Fiano vuole far approvare una legge che eviti celebrazioni del fascismo Gorrini verrà ricordato. “Eppure il sindaco Massari è solito organizzare pastasciutte antifasciste”, racconta divertita la capogruppo di Forza Italia Francesca Gambarini che parteciperà alla celebrazione.

 

Gorrini, nell’Aeronautica militare italiana era considerato una sorta di leggenda, l'ultimo top gun. Ma l'aveva lasciata per aderire senza esitazioni alla Repubblica sociale. Durante la Seconda guerra mondiale abbatté 24 aerei inglesi e americani: Spitfire, Mustang, Lightning. Venne anche lui abbattuto 5 volte con gravi ferite ma riuscì a sopravvivere lanciandosi col paracadute. “Dopo aver volato per tre anni fianco a fianco con i piloti tedeschi, sulla Manica, in Nord Africa, Grecia, Egitto, Tunisia e sulla mia patria", raccontò qualche anno fa al Corriere della sera, "avevo fatto amicizia con alcuni di loro... non volevo fare la banderuola, per dire così, e forse sparare sui miei amici tedeschi. Inoltre, volevo proteggere le città del Nord Italia dai bombardamenti indiscriminati, per quanto possibile”.

Entrato in Aeronautica giovanissimo, anche se era un asso, divenne ufficiale solo da pensionato, nel 1979. A fine guerra era rientrato nell’Aeronautica militare nonostante l’opposizione iniziale del comando alleato che non aveva dimenticato i duelli contro i caccia di Raf e Air Force.

 

“Che l'onorevole Fiano, firmatario di una legge che bandisce qualsiasi cosa ricordi il fascismo, si sia dimenticato di avvisare il sindaco?”, chiede Francesca Gambarini. E ancora: "Può oggi un sindaco Pd, che di solito organizza pastasciutte antifasciste, inaugurare in pompa magna un monumento ad una persona che ha combattuto per la Rsi? Cosa pensa Fiano dell'iniziativa del sindaco del suo partito? Prenderà provvedimenti? Lo denuncerà?".