Politica
Di Maio: "Basta alleanze con il Pd". Elezioni, il leader M5S ignora Conte
"Basta alleanze con il Pd": lo afferma il ministro degli Esteri e capo politico di M5s, Luigi Di Maio, in un'intervista al Corriere della Sera all'indomani del deludente risultati del voto regionale in Umbria e nonostante il premier Giuseppe Conte abbia invitato a non assumere ora decisioni irrevocabili. "Non e' un mistero che io fossi il piu' perplesso su questa intesa" perche' "noi siamo alternativi e non complementari ai partiti", ha ricordato l'ex vicepremier.
"Tutte le analisi di voto dicono che la meta' dei nostri elettori si e' astenuta a causa della coalizione con il Pd", ha aggiunto. "Quindi il tema c'e'", ha aggiunto Di Maio, "poi penso che serva grande umilta' nel ripartire. Dobbiamo azzerare le aspettative e affrontare le regionali come le comunali con lo spirito di chi vuole dare una opportunita' ai cittadini di partecipare".
"Non e' un mistero che durante la formazione del governo io fossi abbastanza perplesso", ha aggiunto il leader pentastellato, "l'approvazione del taglio dei parlamentari, del carcere per i grandi evasori, il decreto clima e il decreto che stabilizza gli insegnanti precari mi convincono che se stiamo facendo cose per gli italiani e' giusto andare avanti. Sono del parere che si vince e si perde sempre insieme e mai come in questo momento il Movimento nelle sue varie parti e' concorde sul restare al governo".
CONTE NON CHIUDE ALL'ALLEANZA/ "M5S-Pd si diano tempo per valutare, alleanza può migliorare"
“L’esperimento” dell’alleanza tra M5s, Pd e Leu alle regionali in Umbria “non ha dato i risultati sperati, è stato partorito tardi, ci si è mossi tardi. Si presta a varie valutazioni”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte parlando con la stampa a Marina di Ravenna.
“Lascio la libertà ai leader delle varie forze politiche di fare le valutazioni ma chiedo anche – ha spiegato – di prendersi del tempo. Si può anche valutare come migliorarla, tornare a riflettere, abbiamo varie elezioni regionali che ci aspettano, abbiamo tutto il tempo per fare una valutazione condivisa, fermo restando che ciascuno dovrà farla all’interno della propria forza politica”.