Secondo quanto Affari è in grado di anticipare, il movimento della Brambilla si chiamerà quasi certamente Il Partito della Libertà e non andrà a sostituire Forza Italia ma sarà una sorta di lista civica da affiancare agli azzurri. L'idea di Berlusconi risale a qualche anno fa: prima ci aveva provato con Maurizio Scelli, ex commissario della Croce Rossa, poi con Ferdinando Adornato. Ma il progetto non era mai decollato. Ora il Cavaliere ha trovato la donna giusta. Anche perché l'obiettivo vero è quello di mettere insieme i quarantenni, per rinnovare la classe politica. Chi meglio di un'affascinante imprenditrice? Il compito della Brambilla sarà quello di intercettare il consenso dei giovani di ispirazione liberale, non solo imprenditori, che non si iscriverebbero mai a un partito vero e proprio.
L'idea è quindi quella di un movimento, alleato alla Casa delle Libertà, in grado di riportare alle urne quella fetta di elettorale, specialmente al Nord ma non solo, deluso dalla politica tradizionale. Il target? Raccogliere un 2-3% che possa assicurare la vittoria del Centrodestra. Il debutto, salvo colpi di scena, dovrebbe avvenire alle elezioni europee del 2009. In tempo per preparare il terreno in vista delle Politiche. Ma non finisce qui. Accanto a Il Partito della Libertà, il Cavaliere sta anche pensando a un altro movimento di ispirazione cattolica, che come quello della Brambilla si affianchi a Forza Italia. Guidato questa volta da Savino Pezzotta, organizzatore del Family Day e sempre più lontano dal partito democratico.
Cose Nostre/ Giù le mani dalla sciura Brambilla
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Berlusconi non si smentisce mai. Altro che Casini, Fini e Bossi. Altro che Quirinale, Prodi e richiesta di elezioni anticipate. Altro che Milan e possibile ritorno di Sheva. Il suo vero pallino sono le donne. O meglio, le belle donne. Il Cavaliere incrocia a Palazzo Grazioli la splendida Mara Carfagna e ci ricasca. La prima volta, in occasione di una cena alla quale partecipavano sia la deputata di Forza Italia sia Aida Yespica, a proposito della collega di partito l'ex presidente del Consiglio disse: "Se non fossi sposato, scapperei con lei". Si scatenò il finimondo con tanto di durissima lettera inviata a Repubblica da Veronica Lario, signora Berlusconi, e scuse pubbliche del marito.
Mara Carfagna |
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L'altro giorno, galeotta è stata la riunione dei coordinatori regionali di Forza Italia, convocata nella residenza romana dell'ex premier. E Silvio non si è trattenuto. Notata Mara seduta in ultima fila, con un vestito giallo canarino che esaltava il fisico mozzafiato della deputata, il leader della Casa delle Libertà ha sbottato: "Non potete farmi questo. Lo sapete che sono sensibile: se vedo Mara così, poi finisce che mi distraggo e non penso ad altro". Le donne del Cavaliere ormai crescono come funghi. Oltre alla Carfagna e alla Yespica, c'è ovviamente la rossa Michela Vittoria Brambilla, presidentessa dei Circoli della Libertà. Alla quale si è aggiunta anche Laura Ravetto, ovvero la bionda berlusconiana.
Avvocato, 36 anni, la Ravetto è una parlamentare azzurra eletta in Lombardia. È entusiasta della politica, la sua nuova 'mission' dopo aver lavorato per anni alla Schering Plough, società farmaceutica americana. Sente il peso della storia, del Palazzo e della stanze dove è stata scritta la Costituzione. Ma affronta questa scommessa a modo suo, con tanto lavoro e determinazione. Ha il business nel dna e vorrebbe riorganizzare la lenta macchina attraverso l’innovazione, la tecnologia con cui il mondo comunica. Messanger, video conferenze, black berry per accelerare il flusso di informazioni ma Montecitorio sembra preferire la 'carta' al più moderno 'business plan'. Ma la sfida è cominciata e Laura Ravetto è disposta a romanizzarsi per raggiungere il target prefissato tanto che il venerdì spesso rinuncia a tornare a Milano perché trova sempre qualcosa da sistemare. Berlusconi ha parlato di lei a Bush per sostenerla in un ambizioso progetto che solo lei potrà portare a termine: un’università del pensiero liberale sul modello business-school americana. Dovrà convogliare i migliori docenti internazionali di materie economiche per diffondere il credo liberal del Cavaliere. E lei lavora per far salire in cattedra personaggi del calibro di Blair, Aznar e Kissinger.