Elezioni 2018, Salento: Teresa Bellanova (Pd) affonda con solo il 17,42%
Elezioni: nel Salento M5S affonda i big di Pd e Fi
Elezioni 2018, Pd in Salento Teresa Bellanova affonda i big di Pd e Fi
Gli elettori salentini premiano il Movimento 5 Stelle e affondano i big della politica, da Massimo D'Alema (LeU) al vice ministro Teresa Bellanova (Pd), fino a Dario Stefa'no (Pd) Rocco Palese (Forza Italia) e Luigi Vitali (Forza Italia). I pezzi da novanta del centrodestra e del centrosinistra, malgrado l'impegno profuso in campagna elettorale, restano indietro, travolti dal grande consenso ottenuto dai pentastellati, premiati dagli elettori, malgrado lo scandalo dei mancati rimborsi. Il responso delle urne, seppure ancora non definitivo, a prima mattina evidenzia una severa sconfitta per i nomi di spicco della politica, nessuno dei quali, negli uninominali, sembra riuscire a resistere ai candidati del Movimento 5 Stelle. Michele Nitti (M5S), con quasi il 40 % dei consensi, e' in netto vantaggio sui suoi avversari, primo fra tutti Saverio Congedo (Forza Italia) (34,23 %), mentre il solco con il Pd appare molto piu' profondo con il deputato salentino Salvatore Capone sotto il 20 %. Barba Lezzi (M5S), con il 39,83% sopravanza l'ex sindaco di Otranto Luciano Cariddi (35,16%), mentre Teresa Bellanova (Pd) e' a quota 17,42%. Infine, D'Alema, con poco piu' di 7mila voti e' al 3,82 %. Altra "vittima" illustre della cavalcata del Movimento 5 Stelle e' il coordinatore regionale di Forza Italia Luigi Vitali che al Senato e' indietro di otto punti rispetto a Iunio Valerio Romano, mentre Dario Stefa'no, non raggiunge il 14 per cento.
Elezioni, Bellanova: "Ma gli elettori hanno sempre ragione"
"In questi anni e nelle condizioni date, noi non ci siamo risparmiati e il nostro lavoro di ogni giorno lo dimostra. Dobbiamo riflettere su quello che la qualita' politica della nostra azione - pur producendo risultati importantissimi - non e' riuscita a trasmettere e mi auguro che l'analisi del voto al nostro interno colga la complessita' del dato piuttosto che trasformarsi in una notte dei lunghi coltelli per riposizionamenti che, allo stato dei fatti, sarebbero incomprensibili oltre che risibili". Lo ha dichiarato il viceministro Teresa Bellanova. "Allo stesso tempo -ha proseguito- mi auguro che, qualunque sia la forza politica o coalizione chiamata a formare il nuovo governo, si sappiano smettere i toni da campagna elettorale per assumere quelli di classe dirigente chiamata a risolvere i problemi del Paese senza smantellare, voglio sperare, i risultati raggiunti. L'ingovernabilita' - in tutti i sensi - e' un rischio enorme che non possiamo permetterci". Per Teresa Bellanova "resta il fatto che molti di noi in Puglia, parlo anche a titolo personale, hanno avuto di fronte non solo i naturali avversari politici ma anche - a volte soprattutto - esponenti del proprio partito. Il che non solo non ha aiutato per niente il nostro lavoro danneggiandolo ma ha disorientato pesantemente il nostro elettorato".
"Il Pd non e' un partito a scala regionale ne' si puo' essere un Pd a Roma e un altro a Santa Maria di Leuca o a Bari e, io per prima, nei panni di un normale cittadino mi sarei chiesta in quale confusione mentale si trovasse una classe dirigente per arrivare a tanto. A maggior ragione se quella stessa classe dirigente, a pochi giorni dal voto, invece di sostenere il Pd auspicava che a rappresentare il Salento e la Puglia in Senato fosse il candidato di Leu. Nonostante questo, il nostro dato nel Collegio Nardo'-Casarano e' in linea con quello nazionale il che, considerata la condizione piu' complessiva, gia' appare un risultato importante mentre e' evidente che alla nostra sinistra non avanza alcunche' di messianico premiato dall'elettorato. In queste ore ascolto dichiarazioni farneticanti di chi continua a non avere idea su cosa sia una comunita' politica scambiando i partiti per possedimenti personali. A questi esponenti regionali io chiedo serieta', responsabilita', decenza. Lo faccio -ha concluso il viceministro- anche a nome dei tantissimi militanti, compagni e compagne, amici e amiche, che con generosita' si sono spesi ogni oltre ogni limite e che oggi non meritano di essere svillaneggiati in questo modo".