Politica

Elezioni, Lega corre da sola in Abruzzo. Fuga da Forza Italia verso Salvini

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Abruzzo, Lega da sola. I motivi dello strappo. Fuga da Forza Italia verso il partito di Salvini

E' ufficiale. Il Centrodestra, di fatto, non esiste più. "La decisione è presa. In Abruzzo la Lega correrà da sola. Chi ci ama ci segua e #andiamoavincere". Con un post sui social network il segretario regionale del Carroccio, Giuseppe Bellachioma, annuncia che il partito guidato da Matteo Salvini si candiderà da solo alle prossime Regionali che dovrebbero tenersi entro l'inverno dopo che l'attuale governatore di Centrosinistra, Luciano D'Alfonso, ha formalizzato le sue dimissioni dovute alla sua elezione in Senato.

Solo ieri il consigliere regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, si era augurato che il Centrodestra decidesse di correre unito in Abruzzo. Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega hanno partecipato uniti in coalizione alle scorse elezioni politiche del 4 marzo, riuscendo ad essere la prima coalizione, pur non conquistando la maggioranza assoluta dei voti. Alle Amministrative, invece, i tre partiti avevano deciso di valutare caso per caso eventuali alleanze.

La decisione dei vertici della Lega di correre da sola in Abruzzo - spiegano dal Carroccio - "è la logica conseguenza di quanto accaduto finora in Parlamento, con Forza Italia che ha deciso di schierarsi con il Partito Democratico osteggiando in tutti i modi l'azione di governo di Matteo Salvini". Su tutti il caso Rai (ma non solo) dove Berlusconi, subendo il pressing di Gianni Letta e Antonio Tajani, ha deciso di non appoggiare il candidato alla presidenza indicato dalla Lega, Marcello Foa.

Ormai per Salvini e Giorgetti l'alleanza di Centrodestra non esiste più e la Lega si ritiene libera da ogni vincolo. Ovviamente le giunte regionali di Centrodestra restano in piedi, salvo colpi di scena, ma d'ora in avanti il Carroccio "non si sente più obbligato a stringere alcuna alleanza elettorale con Forza Italia". In casa Lega, dopo l'uscita da Forza Italia di Alessandra Mussolini e Silvia Sardone, assicurano che "ci sono decine di consiglieri regionali, comunali, sindaci e assessori del partito di Berlusconi che hanno chiesto di venire con noi".

Non solo, anche a livello parlamentare ci sarebbero almeno 5-6 tra deputati e senatori azzurri che "hanno iniziato a dialogare in maniera informale con la Lega" per un eventuale ingresso nel partito di Salvini. Dal Carroccio, però, fanno sapere che "non sono i fuoriusciti da Forza Italia a decidere se entrare in Lega, ma semmai siamo noi a scegliere chi può aderire e chi no". Insomma, selezione all'ingresso. Porte aperte sì, ma attenzione a chi entra è il segnale che arriva da Via Bellerio.

Le parole di Silvio Berlusconi di oggi - "Forza Italia gode ottima salute, nessun abbandono significativo è in atto ed anzi si registrano nuovi ingressi di amministratori locali provenienti dalle esperienze civiche in tante realtà italiane, dal nord a sud" - vengono lette in casa Lega come il "disperato tentativo" di arginare le fuoriuscite e rassicurare elettori e dirigenti azzurri.

LE ALTRE PAROLE DI BERLUSCONI - "Il nostro orizzonte politico è e rimane quello del centro-destra. Ogni altra prospettiva, e in particolare gli accordi con il Pd, sono ovviamente esclusi, perchè contraddirebbero la nostra storia e i nostri valori". Lo scrive in una nota il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. "Piuttosto - aggiunge - il nostro auspicio è che si esaurisca in fretta l'anomalia del governo giallo-verde, alla quale ci opponiamo con fermezza, perchè danneggia soprattutto i ceti produttivi, chi lavora e chi cerca lavoro, mentre ci auguriamo che la Lega torni ad essere protagonista con noi di un centro-destra organico a livello nazionale e locale". Pol-Afe 20180810T134654ZL'Altra Italia "non è il nome di un progetto politico nè tantomeno di un nuovo partito. E' la descrizione di una vasta area sociale e culturale che esiste nel paese, ed è molto più grande di quanto appare: sono gli italiani seri, laboriosi, moderati,di buon senso, che vorrebbero dalla politica risposte concrete e non slogan o improvvisazioni. A quest'area politica, che oggi spesso non vota o disperde il suo voto, Forza Italia vuole dare voce e rappresentanza". Lo precisa Silvio Berlusconi in una nota. "In questa prospettiva -assicura il Cav, presidente di Fi- stiamo lavorando al rilancio e al rafforzamento del nostro Movimento, introducendo significative novità nel senso della partecipazione, della democrazia dal basso, della valorizzazione delle competenze.