Politica

Enrico Zanetti passa con il Centrodestra

Decisivo un incontro ad Arcore con Silvio

Enrico Zanetti, ex montiano ed ex vice-ministro dell'Economia con Matteo Renzi a Palazzo Chigi, entra nella famiglia del Centrodestra. L'ingresso ufficiale è stato sancito con un faccia a faccia ad Arcore con Silvio Berlusconi. Commercialista veneziano molto abile dei dibattiti televisi, Zanetti rinunciò alla riconferma nel governo Gentiloni, in polemica con il nuovo esecutivo e ha sostenuto una serie di battaglie, come quella contro Equitalia e i suoi metodi vessatori verso i cittadini, che lo hanno avvicinato alle posizioni del Centrodestra.

ECCO CHI E' ENRICO ZANETTI

Nato nel 1973, vive a Venezia, esclusa una parentesi dal 1990 al 1998 nella quale si trasferisce a Gorizia e che lo ha portato a scegliere l'Università di Trieste per gli studi di Economia e commercio.

Svolge la professione di dottore commercialista nel suo studio in Venezia, è socio e amministratore di un importante centro studi tributari con sede a Torino, Eutekne, di cui ha diretto fino al 2013 il quotidiano on line Eutekne.Info.

Dal 2006 al 2010 è stato professore a contratto presso l'Università Ca' Foscari Venezia per il corso di Bilancio dei gruppi e delle operazioni straordinarie e Economia delle fusioni e delle acquisizioni e nello stesso periodo è stato Presidente dell'Unione Giovani Dottori Commercialisti di Venezia.

Dal 2008 al 2012 ha diretto il Centro studi del consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Dal 2011 al 2013 è stato Vicepresidente della Giunta nazionale dell'Unione Giovani Dottori Commercialisti con delega alle questioni previdenziali e nello stesso periodo è stato componente della Commissione civilistica dell'Organismo Italiano Contabilità (OIC) in qualità di uditore esperto fiscale[2].
Carriera politica

Nel 2010 è stato tra i fondatori dell'associazione Verso Nord. Nel 2012 ha ricoperto il ruolo di responsabile fiscale dell'associazione Italia Futura[4] fondata da Luca Cordero di Montezemolo.

Nel 2013 è candidato alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio nella lista di Scelta Civica nella circoscrizione Veneto 2 della Camera e viene eletto deputato della XVII Legislatura. Dal 26 marzo 2013 è componente della Commissione Speciale per esame di atti del Governo, della quale è anche Segretario. Dal 3 maggio 2013 è membro della VI Commissione (Finanze), della quale è anche Vicepresidente dal 7 maggio 2013.

Dopo le dimissioni del Segretario politico di Scelta Civica, Stefania Giannini, decide di candidarsi alla leadership del partito sostenendo la necessità di riunirsi in un congresso per far ripartire e rilanciare l'azione politica della formazione civica. L'8 febbraio 2015, nel I congresso nazionale di Scelta Civica, è eletto segretario del partito. È stato votato dal 94% dei delegati. Alle amministrative 2016 si presenta con il cartello Cittadini per l'Italia, dopo il fallimento dell'alleanza con Portas (Moderati).

Il 14 luglio 2016 Zanetti, insieme a Mariano Rabino, Giulio Cesare Sottanelli e Angelo Antonio D'Agostino, lascia il gruppo Scelta Civica alla Camera e insieme ai 10 deputati di ALA di Denis Verdini e un deputato di Fare! fonda il polo liberale "Scelta Civica verso Cittadini per l'Italia".

Nel maggio 2017 lancia con Tosi il progetto Libera Italia.

Incarichi governativi

Il 28 febbraio 2014 giura come Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze nel governo Renzi assumendo per la prima volta un incarico governativo.

Il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan decide di affidargli le deleghe relative al contenzioso valutario, al contrasto del riciclaggio, alla fiscalità dei mercati finanziari, al federalismo fiscale, al bilancio comunitario, ai piani di rientro dai deficit sanitari e alla revisione legale[9].

Nel settembre del 2014 si è fatto promotore di una iniziativa legislativa per introdurre nella legge di stabilità una norma che permettesse di dare un bonus, simile agli 80€ già introdotto dal governo, ai lavoratori autonomi con basso reddito.

Durante il semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell'Unione europea ha presieduto a Venezia il meeting informale sul bilancio dell'Unione europea con i rappresentanti dei governi dei 28 Paesi UE.

Dal 29 gennaio 2016 al 7 dicembre 2016 ricopre l'incarico di viceministro del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Anche a seguito di diverse uscite mediatiche smentite poi dal ministro Padoan, non viene riconfermato nel nuovo Governo Gentiloni al quale il suo gruppo parlamentare, insieme a quello di Denis Verdini non voterà la fiducia.