Politica

Europee, Rizzo (Comunisti): "Zingaretti? Traditore come Tsipras. Mai col Pd"

Alberto Maggi

Marco Rizzo da Atene: "Uniamo i comunisti". Intervista

Marco Rizzo ad Atene. Oggi parla dal palco del comizio di chiusura del KKE, il Partito Comunista Greco che ha consentito ai comunisti italiani di partecipare alle elezioni senza raccogliere firme. Parla a Piazza Syntagma, la piazza delle lotte e delle manifestazioni anti austerity, dove sono attesi circa 100.000 comunisti, ricambiando la visita del suo omologo greco, Dimitris Koutsoumpas che lo scorso sabato è intervento al comizio di Roma.

INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT A MARCO RIZZO, SEGRETARIO DEL PARTITO COMUNISTA
 

Marco Rizzo perché ad Atene?
"Credo non esista luogo più significativo. I lavoratori e le classi popolari della Grecia hanno pagato sulla loro pelle più di ogni altro popolo le politiche antipopolari volute dall’Unione Europea, dalla BCE e dal Fondo Monetario Internazionale. In Grecia l’Unione Europea ha dimostrato il suo vero volto: stare dalla parte delle banche, dei grandi industriali contro i popoli. A applicare le misure antipopolari è stato un governo di sinistra, guidato dall’ex eroe della sinistra italiana Tsipras. A opporsi nelle piazze il partito comunista alla testa di migliaia di lavoratori di ogni categoria e studenti".

Cosa dirà oggi sul palco?
"Che è necessario rafforzare i nostri legami internazionali, che la lotta contro l’Unione Europea e questo sistema è una battaglia comune dei lavoratori in tutti i nostri Paesi".

Il vostro messaggio sull’Unione Europea da molti a sinistra viene giudicato uguale a quello della destra, cosa risponde a queste accuse?
"Questa sinistra ormai non sa più a cosa aggrapparsi. Il PCI fu l’unico a votare nel 1957 contro il mercato comune, il MSI votò contro. La contrarietà all’Unione Europea è un terreno che colpevolmente la sinistra ha lasciato alla destra, che ovviamente la inserisce in parole d’ordine opposte alle nostre. Parlare di riformare l’Unione Europea è un errore. Proprio la Grecia ne è la prova: volevano riformare dall’interno l’UE e da sinistra si sono trovati commissariati e a mettere la faccia sulle politiche antipopolari. Nessuno lo dice più ma Tsipras ha tradito il suo popolo. Qualcuno in Italia aveva fatto anche una lista con il suo nome…". 

Qualcuno potrebbe obiettare che il governo greco non aveva alternative….
"Poche ore prima c’era stato un referendum vinto con larghissima maggioranza, ma in realtà la resa era già pronta. Vedo candidati italiani nelle liste di Tsipras in suo appoggio e me ne vergogno. La Boldrini chiese dove era la famiglia progressista quando la Grecia è stata lasciata morire. La risposta è che era a ucciderla".

Con l’Unione Europea questo governo ha fatto un lungo braccio di ferro, meglio la Lega e i grillini del PD?
"
Facce della stessa medaglia. Hanno tuonato contro l’Unione Europea ma alla fine la montagna non ha partorito neanche il topolino. Deficit al 2,04% persino Monti aveva fatto di più. Oltre gli slogan le politiche di questo governo vanno contro le classi popolari. Il decreto sicurezza per esempio è tutta una misura contro manifestazioni e scioperi, la politica dei porti chiusi un atto criminale che non ha alcun effetto reale sull’immigrazione, mentre non si cancellano le politiche imperialiste e il sostegno alla Nato. I portuali di Genova hanno fatto molto di più di questo governo, e il loro è stato il vero gesto di rottura. A proposito di Genova, dove è finito il decreto per la nazionalizzazione delle autostrade? Lo hanno detto, non lo hanno fatto. Leoni nei comunicati, teneri gattini in Parlamento".

Destra che avanza centrosinistra che si riorganizza con Zingaretti? Voi che farete dopo le europee?
"Nessun appoggio al PD e al centrosinistra, a chi ha distrutto i diritti dei lavoratori, privatizzato la sanità pubblica, e ha un modello di società che è funzionale agli interessi dei capitalisti. Guardiamo invece al sindacalismo di classe, alle sue aree conflittuali, e alle diverse organizzazioni comuniste per trovare punti d’incontro e di maggiore unità sul terreno delle lotte sociali, perché questo è l’unico piano su cui si cambia realmente".