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Europee sondaggi vietati, ma non i sentiment! Ultime news su Lega, M5S, Pd...

Alberto Maggi

Elezioni europee sondaggi vietati: ecco le aspettative sull'esito del voto del 26 maggio dei principali partiti

Elezioni europee 26 maggio sondaggi vietati, ma non i sentiment...

Affaritaliani.it ha cercato di comprendere quali sono le aspettative sull'esito del voto di fine mese dei principali partiti. Nella Lega si conferma la consapevolezza di una timida flessione rispetto ai massimi raggiunti nelle intenzioni di voto uno o due mesi fa. Nel Carroccio, spiegano fonti qualificate, stapperebbero bottiglie di spumante per il 30%, anche se qualcuno si lascia scappare che il sogno del 35% sia ancora realizzabile. "Saremo noi la vera sorpresa, lasciamoli pure parlare", spiegano da Via Bellerio. Nella Lega segnalano qualche difficoltà nella circoscrizione Nord-Ovest, e in particolare in Lombardia, a causa - dicono - delle ultime inchieste della Magistratura, ma anche per la questione Tav Torino-Lione e per l'ok al reddito di cittadinanza voluto dal M5S ma votato in Aula anche dal Carroccio che "non è  stato capito da gran parte del Nord produttivo". Al Nord-Est, terra di Luca Zaia, si conferma un grande ottimismo, così come al Centro (la Lega è convinta di essere il primo partito ad esempio nel Lazio, Roma città inclusa, ma anche in Abruzzo, in Umbria e nelle Marche). Buone aspettative anche al Sud e nelle Isole, Sardegna in testa.

Il Movimento 5 Stelle si avvicina al 26 maggio con un cauto ottimismo. Luigi Di Maio e i grillini hanno come obiettivo il 24%, sotto questa percentuale il risultato sarebbe deludente. I pentastellati sono fiduciosi di risultare la seconda forza politica del Paese davanti al Partito Democratico, sperando anche in un'affluenza non troppo alta. Grandi attese soprattutto nel Mezzogiorno con una buona tenuta al Centro-Nord.

Il Partito Democratico ha ritrovato un po' di smalto negli ultimissimi giorni e spera di giocarsi la partita per il secondo posto con il Movimento 5 Stelle, dietro la Lega, all'ultimo voto. Tra i dem la convinzione forte è quella di riuscire a migliorare il dato delle Politiche 2018 e di avere il 2 come prima cifra e non l'1. Il timore però è quello venire superato dalla Lega anche nelle ormai ex Regioni rosse come l'Emilia Romagna e la Toscana.

Forza Italia si prepara all'ultima settimane di campagna elettorale con l'ansia del 10%, considerata una barriera psicologica importante. Un risultato superiore a questa cifra sarebbe comunque accettabile, restare sotto il 10% significherebbe netta sconfitta. Anche perché Fratelli d'Italia ha il vento in poppa e anche se il sorpasso della Meloni su Berlusconi sembra al momento improbabile, Fdi potrebbe avvicinarsi molto agli azzurri con conseguenze sul futuro del Centrodestra. Tra gli altri partiti +Europa spera fino all'ultimo di raggiungere lo sbarramento del 4% ma la partita appare molto difficile. A sinistra ottimismo nel Partito Comunista di Marco Rizzo e preoccupazione nella Sinistra e tra i Verdi.