Politica
Fioramonti 'sessista e violento'. Il caso. Ministro: non ho paura, vado avanti
Insorgono anche i sindacati delle forze dell'ordine
IL CASO FIORAMONTI - Lorenzo Fioramonti, ministro grillino dell'Istruzione, si è distinto per una serie di uscite a dir poco infelici: dal giustificare gli alunni che non andavano a scuola per manifestare con Greta Thunberg, fino alla "rimozione" dei crocifissi dalle aule scolastiche, ideona poi parzialmente smentita. E su quello che viene ormai universalmente riconosciuto come "il nuovo Danilo Toninelli", ora si scopre anche quanto portato alla luce da Il Giornale, ovvero una serie di insulti rivolti a politici e forze dell'ordine da Fioramonti sui social. Roba di sei anni fa, quando faceva il professore associato all'Università di Pretoria, in Sudafrica. Nel 2013, su Facebook, il grillno ha prodotto le porcherie di cui vi abbiamo dato conto in premessa. Odio puro per le forze dell'ordine. Dopo aver visto il film Diaz sul G8 di Genova, scriveva: "La polizia, allora come oggi, sembra più un corpo di guardia del potere, invece che una forza al servizio dei cittadini. I pochi poliziotti per bene hanno paura di far sentire la propria voce (e ovviamente sono pochi, perché altrimenti avrebbero già fatto mea culpa per il caso Aldrovandi, Cucchi e i tanti altri misteri che li circondano". Ma il peggio deve venire, e riguarda il commento su Luigi Preiti, l'uomo che sparò nel giorno dell'insediamento del governo Letta, ferendo in modo gravissimo Giuseppe Giangrande: "Ed ora tutti a prendersela con chi protesta, perché poi arrivano i pazzi che sparano. Ma io mi meraviglio che ce ne sia stato solo uno. Un demente, che ovviamente ha finito con il colpire altre vittime del potere, proprio come lui". Insomma, Fioramonti si meravigliava del fatto che avessero sparato solo a un carabiniere. Ma non è finita. Ne ha per tutti, il ministro grillino. Per Silvio Berlusconi il quale "porta sfiga" per i terremoti. Dunque delirava contro Daniela Santanchè, alla quale "sputerei". Sulla pitonessa diceva: "Una demente bugiarda e venduta... l'unica cosa che mi fa sorridere è ripensare alle immgini di Brunetta protetto dai Carabinieri mentre i manifestanti lo insultano... quella è una bella Italia". |
GOVERNO: PIANESE (COISP), 'ESPRIMA RISPETTO PER POLIZIA DOPO OFFESE FIORAMONTI' - "E' raccapricciante. Ci sentiamo profondamente offesi". Così all'Adnkronos Domenico Pianese, Segretario Generale del sindacato di Polizia Coisp in merito a quanto scritto sui social nel 2013 dal ministro dell'Istruzione, Lorenzo FIORAMONTI, e pubblicati oggi sul 'Il Giornale'. "Lascia veramente l'amaro in bocca - aggiunge Pianese - ancora di più perché ad esprimere queste idee e questi pensieri è un ministro della nostra Repubblica e per di più è ministro dell'Istruzione, che dovrebbe essere un esempio per i nostri figli e dovrebbe insegnare il rispetto e la politica della cultura, con la C maiuscola, e non questa subcultura. Lo ritengo un modo di pensare anacronistico, soprattutto se riguarda all'istituzione della Polizia di Stato che difende i cittadini e le istituzioni da quelle che sono le aggressioni dei gruppi eversivi nazionali ed internazionali, della criminalità organizzata e criminalità comune. Pensare una cosa del genere oggi della Polizia di Stato è veramente raccapricciante". "Ci auguriamo in un segnale di discontinuità del resto del Governo rispetto al pensiero di FIORAMONTI - afferma ancora Pianese - e che venga espresso invece il rispetto per chi è pronto a dare la vita per difendere cittadini ed istituzioni. A nostro parere questo ministro non è in grado e non dovrebbe avere la gestione dell'istruzione dei nostri figli, non è la persona adatta".
GOVERNO: PAOLONI (SAP), 'SENZA PAROLE PER FIORAMENTI, ORA PROVVEDIMENTI SERI' - "Apprendiamo dagli organi di stampa una serie di esternazioni che il Ministro dell'Istruzione Fioramonti, avrebbe affidato ai social network tempo fa, in cui esprime odio incondizionato nei confronti delle forze dell'ordine. Siamo senza parole". A dichiararlo è Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), in merito agli articoli di giornale che riportano alcuni post pubblicati sui canali social dall'attuale Ministro dell'Istruzione. «Meravigliarsi su facebook perché Luigi Preiti sparò solo al Carabiniere Giangrande e non ad altri militari, oppure scrivere che la Polizia di Stato sia più un corpo di guardia del potere che dei cittadini, denota un'avversione alle Istituzioni del tutto incompatibile con il ruolo che il Fioramonti ricopre. Un ministro dell'Istruzione - prosegue Paoloni - non può non tener conto dell'importanza del valore dell'esempio, quale principio cardine da infondere nelle scuole per educare i giovani al rispetto delle Istituzioni dello Stato che Fioramonti stesso rappresenta. Se tutto questo fosse confermato auspichiamo in seri provvedimenti nei suoi confronti. Non sono tollerabili - conclude - simili esternazioni da parte di un Ministro della Repubblica».
**GOVERNO: CODESTA' (MOSAP), 'PAROLE FIORAMONTI MORTIFICANTI E UMILIANTI' - "Mortificante, umiliante, falsa e da rispedire al mittente". Così all'Adnkronos Fabio Conestà, segretario generale del Mosap, Movimento Sindacato Autonomo di Polizia, in merito agli articoli di giornale che riportano alcuni post pubblicati sui canali social dall'attuale Ministro dell'Istruzione Lorenzo FIORAMONTI. "Noi non siamo al servizio di nessuno, facciamo sempre appieno il nostro dovere di salvaguardare e tutelare i cittadini e le istituzioni - aggiunge Conestà - questa è la nostra mission, garantire l'ordine e la sicurezza per tutti. Farci apparire come guardie al servizio del potente di turno è umiliante e mortificante: rispedisco al mittente tali affermazioni". "Non sono affermazioni che un ministro dovrebbe fare nei confronti di coloro che, ribadisco, tutelano la sicurezza dei cittadini e delle istituzioni tutte, senza distinzione alcuna", conclude Codestà.
IL POST DI GIORGIA MELONI SU FACEBOOK
FIORAMONTI SI DIMETTA! Deliranti e ripugnanti i post dell'attuale Ministro dell'Istruzione pubblicati oggi dal quotidiano Il Giornale, nei quali Fioramonti inneggia alla morte dei carabinieri, vomita insulti sessisti contro una donna impegnata in politica e ironizza sulla tragedia del terremoto dell'Aquila. Fratelli d'Italia esprime piena e incondizionata solidarietà alle nostre Forze dell'Ordine, ai cittadini che hanno vissuto sulla loro pelle il dramma del sisma e alla senatrice Daniela Santanchè, contro la quale colui che oggi dovrebbe decidere sull'istruzione dei nostri figli vomitava insopportabili volgarità. Ci aspettiamo la condanna di tutte le forze politiche, senza se se senza ma, e ci aspettiamo che il premier Conte, sempre attento a chiedere rispetto per le istituzioni, pretenda le dimissioni di una persona così palesemente indegna di rappresentare la Nazione.Ps. E ora vediamo se il mainstream si mobiliterà per la santanchè, alla quale il Ministro voleva sputare in faccia, come ha fatto quando qualcuno si è permesso di dire che l'abito indossato dal ministro Bellanova per il giuramento era discutibile.
GOVERNO. BELLUCCI (FDI): FIORAMONTI UNA VERGOGNA, SI DIMETTA SUBITO - "I post scritti su Facebook dal Ministro FIORAMONTI, e pubblicati oggi su 'Il Giornale', dove inneggia alla morte dei carabinieri, rivolge insulti sessisti contro una donna impegnata in politica e ironizza sulla tragedia del sisma dell'Aquila sono assolutamente da condannare". Lo dichiara la deputata Maria Teresa Bellucci, capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Bicamerale per l'Infanzia e l'Adolescenza. "Come puo'- aggiunge- un uomo che vomita parole senza remore, condite da turpiloquio e insulti sessisti, essere il Ministro dell'Istruzione, colui che dovrebbe prendersi cura dell'educazione e formazione delle nuove generazioni e garantirne l'acquisizione di alti valori morali ed etici fondati sul rispetto e la solidarieta'. Esprimo vicinanza alle Forze dell'Ordine, che onorano la nostra Nazione, a tutti i cittadini che hanno vissuto il dramma del terremoto e ne pagano ancora le conseguenze, e alla Senatrice Santanche' nei confronti della quale sono state pronunciate volgarita' che la offendono come donna e sicuramente non degne di un Ministro dell'Istruzione. Il Premier Conte, che dice di essere rispettoso delle istituzioni, sia coerente almeno in questo caso, accolga l'appello delle forze politiche e intervenga subito per far dimettere il Ministro FIORAMONTI, una vergogna per l'Italia".
GOVERNO: SANTANCHE', 'DIMISSIONI IMMEDIATE FIORAMONTI, SIANO DONNE PD E M5S A REAGIRE' - "Dimissioni immediate. E' una violenza nei miei confronti inaudita e mi auguro che tutte le donne, non solo di destra ma soprattuto del Pd e del Movimento 5 Stelle facciano sentire forte e chiara la loro voce. Chiamerò il presidente del Consiglio e vederemo se farà qualcosa". Così all'Adnkronos Daniela Santanchè, senatrice di Fratelli d'Italia in merito agli insulti scritti sui social nel 2013, dal ministro dell'Istruzione, Lorenzo FIORAMONTI e pubblicati oggi sul 'Il Giornale'. "Sono basita. Questa persona non può fare il ministro e spero proprio che tutte le donne reagiscano - continua Santanchè - parole che hanno scatenato l'indicibile sui social da questa mattina. Questa persona si deve dimettere, non può essere un ministro della Repubblica, questa persona è anche il mio ministro. Mi auguro che adesso le donne del Pd, le donne del M5S, tutte le donne chiedano le dimissioni: non Daniela Santanchè ma tutte le donne". "Questa persona, che neanche conosco e non ci ho mai parlato in tutta la mia vita, ha scatenato gli haters sui social, gli odiatori, gente che adesso mi vuole stuprare, picchiare, ammazzare da avere paura di uscire di casa - denuncia Santanchè - E' una cosa grave, gravissima, se mi succede qualcosa questa persona ne sarà responsabile, la riterrò responsabile". "Lo dico anche da madre, non dobbiamo avere questi cattivi maestri, ma che esempio diamo in questo modo: un ministro dell'istruzione che esempio dà? Non può stare lì. - chiosa Santanché - Si deve solo che sciacquare la bocca, io sono una donna che lavora 18 ore al giorno e no si deve permettere, mi auguro veramente che tutte le donne reagiscano e chiedano le sue dimissioni. Ora voglio chiamare il presidente del Consiglio e vedremo che succederà".
GOVERNO. NASTRI (FDI): FIORAMONTI SI DIMETTA ALTRIMENTI CI PENSI CONTE - "Lorenzo FIORAMONTI non aspetti e si dimetta subito. Sono troppi gravi e pesanti le parole rivolte a Daniela Santanche', senza parlare delle offese destinate alle nostre forze dell'ordine, per indugiare a stare aggrappato alla poltrona. Percio' uno scatto di dignita': se non di FIORAMONTI, che come dimostrano questi post ne ha ben poca, del presidente del Consiglio Conte che metta alla porta una persona palesemente inadeguata. Alla collega Santanche' va la mia personale solidarieta', la cui storia politica e imprenditoriale rappresentano la migliore risposta alle deliranti affermazione di FIORAMONTI". Lo dice il senatore di Fratelli d'Italia, Gaetano Nastri.
Governo: Zicchieri (Lega), da Fioramonti frasi indegne - "Le frasi violente e sessiste attribuite a Fioramonti sono indegne di un ministro della Repubblica. Smentisca o se ne assuma la responsabilita'. Lo faccia almeno per rispetto delle istituzioni scolastiche e degli studenti italiani. Il suo silenzio e quello della maggioranza Pd-5S, che non prende le dovute distanze da una simile vergogna, non aiuta a fare chiarezza". E' quanto afferma, in una nota, il deputato Francesco Zicchieri, vicecapogruppo della Lega alla Camera.
GOVERNO: MINISTRO ISTRUZIONE FIORAMONTI SCEGLIE SCUOLA INGLESE PER FIGLIO, NO A TEST ITALIANO - Lui è il ministro dell'Istruzione del governo italiano, per il figlio ha scelto la scuola inglese e quando si è trattato di decidere se fargli fare l'esame di italiano, il papà Lorenzo FIORAMONTI ha detto no: niente italiano. La notizia rimbalza da giorni su alcune chat di genitori. Vero? Falso? Come stanno le cose? Siamo andati a chiederlo ai vertici dell'istituto scolastico. La vicepreside conferma all'Adnkronos quanto sostenuto nel tam tam sulle chat e la mette così: "La storia del test del figlio del ministro è la seguente: in prima e seconda elementare i bambini, il 30-40% dei quali sono stranieri, fanno il programma esclusivamente in inglese. L'ora di italiano scatta, solo per chi vuole, a partire dalla terza. Non facciamo gli esami di italiano in sede, ma in un'altra struttura e l'anno scorso FIORAMONTI, che non era ministro (era viceministro all'Istruzione, ndr) - tiene a precisare la dirigente scolastica - insieme alla moglie straniera ha scelto di non far fare il test in italiano al figlio perché preferiva si concentrasse sull'inglese. Il bimbo, venendo dal Sudafrica, non parla bene l'italiano. Oggi quel bambino frequenta un'altra scuola". In ogni caso, aggiunge la vicepreside, il bambino "ha frequentato la lezione di italiano per un certo numero di ore con una maestra che è andata in pensione quest'anno. Poi, siccome aveva un po' di difficoltà, è stato scelto di non fargli fare l'esame, che del resto non è obbligatorio". Contattato dall'Adnkronos per un commento, il ministro non ha ritenuto di rispondere.
OVERNO. FI CONTRO MINISTRO ISTRUZIONE: #FIORAMONTIDIMETTITI - Forza Italia contro il ministro Fioramonti con l'hashtag #FioramontiDimettiti. I parlamentari azzurri si stanno mobilitando su Twitter per chiedere le dimissioni del ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti, dopo che 'Il Giornale' ha pubblicato questa mattina alcuni commenti social del titolare del dicastero di Viale Trastevere. Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia, ha scritto: "#FioramontiDimettiti perche' non si tratta solo di cattivo gusto, intemperanza verbale, ossessione nei confronti degli avversari politici o volgarita' gratuite, ma chi disprezza le forze dell'ordine e svilisce i componenti del Parlamento non puo' ricoprire certi ruoli". Per Roberto Occhiuto, vice presidente vicario dei deputati di Forza Italia, "Un ministro che ha insultato Forze dell'ordine e suoi avversari politici non puo' e non deve ricoprire certi ruoli. #FioramontiDimettiti... prima le scuse pero'". Sulla stessa linea la deputata Benedetta Fiorini: "Nessuna indulgenza con chi offende i servitori dello Stato e gli avversari politici: #FioramontiDimettiti. L'odio, il rancore e le volgarita' pubbliche non possono appartenere a un ministro, ne va della credibilita' delle istituzioni. Basta con questi ministri da avanspettacolo". Lorena Milanato, tesoriere del gruppo azzurro alla Camera, ha scritto: "Violenze verbali e attacchi deliranti contro politici e forze dell'Ordine non possono essere ammessi in un paese democratico da un esponente di Governo che dovrebbe rappresentarlo egregiamente, dando il buon esempio. #FioramontiDimettiti".
Governo, Ronzulli: Fioramonti si dimetta, Pd non sia complice - "Si era già rivelato inadatto al ruolo di ministro dell’Istruzione nei primi giorni del suo mandato minacciando di tassare le merendine e altre tasse inventate per “educare” le famiglie neanche fossimo in un regime. Poi ha sconcertato i cattolici e non solo, causando le proteste della Cei, per la superficiale dichiarazione sul crocifisso nelle classi che andrebbe tolto e mancato di rispetto al Capo dello Stato, del quale vorrebbe togliere le foto, ignorando che così si fa in tutto il mondo occidentale. Ora che grazie al giornale sono diventati di dominio pubblico i suoi “pensieri” sui social e abbiamo scoperto che Lorenzo Fioramonti insulta le donne, offende gratuitamente e generalizzando i Poliziotti e gli altri servitori dello Stato, utilizza argomenti da bar di quarta categoria contro Silvio Berlusconi e si prende gioco così financo delle vittime del terremoto, il problema non è più lui soltanto, ma la sua permanenza nel governo. Giuseppe Conte prenda atto di avere fatto una scelta sbagliata e scelga un altro ministro, che possa essere da esempio agli studenti. I colleghi del Pd non siano complici di questo scempio e se hanno davvero a cuore il sistema dell’Istruzione come dicono, smettano di sostenerlo in quel ruolo e ne pretendano le dimissioni". Così Licia Ronzulli, vice presidente dei senatori di Forza Italia.