Politica
Roma, Scajola (Forza Italia): ottima la scelta di Berlusconi

"Ha ritrovato centralità politica, no alla deriva lepenista di Salvini"
"Quella di Marchini è un'ottima soluzione perché ritengo che sia necessario per il Centrodestra avere una guida moderata ed equilibrata e non una deriva populista". Claudio Scajola, ex ministro del governo Berlusconi, analizza con Affaritaliani.it la situazione nel Centrodestra dopo la rottura con la Lega e Fratelli d'Italia a Roma. "Da come si erano messe le cose, ormai Forza Italia era finita in una situazione di incompatibilità e quindi è stato giusto che rivendicasse la sua prima scelta che era stata quella di Marchini, che poi altri avevano cambiato idea. E mi pare quindi che questo sia l'inizio del tentativo di ricostruire un Centrodestra che abbia un centro a guida moderata", afferma Scajola.
In vista delle Politiche, è ancora possibile ipotizzare un'alleanza con la Lega e Fratelli d'Italia? "E' necessario vedere questa campagna amministrativa, a Roma in particolare ma anche nelle altre città, come viene colta dagli elettori, anche perché non dobbiamo trascurare che analogo problema c'è all'interno della sinistra italiana. E' una fase di decomposizione delle forze politiche ma si dovrà arrivare a una fase di ricomposizione e quindi è prematuro dirlo. Certo è che nel Centrodestra erano diventate molto lontane le posizioni sui grandi temi tra Berlusconi e Salvini in particolare. Mi riferisco all'Europa, alla Turchia, alla Brexit, alla collocazione lepenista della Lega in Euopa. Non sono cose da poco e gli elettori queste cose le colgono. Quindi credo che ancora una volta Berlusconi, dato troppo presto per finito, dopo aver fatto sicuramente una meditazione approfondita, abbia colto la necessità di dover rappresentare i moderati di questo Paese".
Ma Forza Italia dovrà allearsi con Casini, Alfano e Verdini o con Salvini e Meloni? "Io sono contro le personalizzazioni e sono sempre convinto che sia necessario vedere prima le idee e i programmi. E in questo momento le idee e i programmi sui temi di cui abbiamo parlato - la Brexit, l'Europa, la ripresa economica del Paese ma anche i toni e i modi - devono essere valutati per mettere insieme quelli che si riconoscono sui programmi", afferma Scajola.
Chi potrebbe essere una guida moderata del Centrodestra? "Berlusconi con coraggio e molta saggezza ha definito nei giorni scorsi la candidatura di convergenza con Marchini e perciò sono convinto che il suo ruolo di regista abbia acquisito maggior peso e maggior valore, riportando Berlusconi alla centralità del dibattito politico e, quindi, sono certo che riuscirà anche lì a meditare e a ragionare con altri per chi potrà essere il miglior candidato premier". Un nome? "Ho delle idee ma non gliele dico". Uno solo? "Credo che sia un tema di cui potremo parlare dopo aver visto il risultato di queste elezioni amministrative, anche perché poi si aprirà il tema del referendum costituzionale".
Diego Della Valle? "Lo ritengo un uomo di valore perché è riuscito praticamente dal nulla a diventare il miglior ambasciatore del made in Italy nel mondo". Allora sarebbe un buon candidato premier dei moderati... "Credo che sarebbe visto come un uomo del fare e della concretezza, ma da qua a ipotizzarlo come un candidato premier credo che sia necessario non bruciare nessuno e sia necessario trovare prima una fase di ricomposizione dopo questa fase di decomposizione delle forze politiche", conclude l'ex ministro.