Via della Seta, Prodi nel consiglio dei saggi. Diliberto preside a Wuhan
Due vecchie conoscenze della politica italiana nella Via della Seta. Romano Prodi nell'Advisory Council internazionale. Oliviero Diliberto preside a Wuhan
CINA: XI, 'COSTRUIAMO ECONOMIA APERTA CONTRO IL PROTEZIONISMO'
"Costruire un'economia aperta contro il protezionismo". E' il messaggio lanciato dal presidente cinese Xi Jinping in occasione della sessione plenaria del secondo Forum sulla Via della Seta a Pechino, cui partecipano 37 fra capi di Stato e di governo di Paesi europei, asiatici ed africani. "Dobbiamo costruire un'economia mondiale aperta e respingere il protezionismo", ha detto Xi, citando i concetti contenuti nella bozza di dichiarazione congiunta che sarà adottata a conclusione del vertice.
NASCE UN ADVISORY COUNCIL INTERNAZIONALE: C'E' ANCHE ROMANO PRODI
Proprio per rendere il progetto della Belt and Road più aperto e rassicurante, Pechino ha deciso di creare un Advisory Council composto da personaggi e politici di spessore internazionale. Un Advisory Council di cui fa parte anche l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi, non a caso uno dei primi sostenitori della necessaria apertura verso la Cina in Italia. E sempre non a caso, il parere favorevole sulla firma del memorandum da parte dell'Italia del Professore aveva trovato molto spazio sui giornali cinesi.
GLI ALTRI MEMBRI DELL'ADVISORY COUNCIL
Insieme a Prodi ci sono anche l'ex premier francese Jean Pierre Raffarin, l'ex premier egiziano Essam Sharaf, il presidente del Consiglio per gli Affari internazionali della Russia Igor Ivanov e l'ex rettore della Singapore University Justin Yifu Lin. Sostanzialmente tutte le aree geografiche, dall'Asia all'Europa fino all'Africa sono coperte da figure di spicco che dovrebbero appunto rassicurare a livello globale sulla bontà del progetto di Pechino. E c'è anche un pizzico di Advisory Council dietro le parole chiave usate da Xi a questo appuntamento di Pechino: "apertura", "trasparenza", "libero commercio", "ecosostenibilità".
CINA: A WUHAN L'ISTITUTO ITALO-CINESE, DA SETTEMBRE CORSO DI LAUREA DELLA SAPIENZA
Ma sulla Via della Seta trova spazio anche un'altra vecchia conoscenza della politica italiana. Si tratta di Oliviero Diliberto. E' stato infatti inaugurato a Wuhan (Cina) l'Istituto italo-cinese, istituzione universitaria creata in Cina dalla Sapienza Università di Roma e dalla Zhongnan University of Economics and Law di Wuhan (una delle sole sei università cinesi che possiedono la cosiddetta 'doppia eccellenza'). E proprio Diliberto sarà il preside. L'inaugurazione è avvenuta ieri, contemporaneamente al forum internazionale a Pechino dei Paesi aderenti alla Nuova via della seta, al quale ha partecipato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. L'Istituto, interamente finanziato dalla parte cinese, aprirà a settembre il primo corso di laurea magistrale della Sapienza in Cina in European Studies, Private comparative Law. Rilascerà il titolo di studio Sapienza agli iscritti cinesi e i corsi, interamente in inglese, si svolgeranno presso la Zuel a Wuhan.
OLIVIERO DILIBERTO PRESIDE DELL'UNIVERSITA' ITALO-CINESE A WUHAN
L'inaugurazione si è svolta alla presenza delle massime autorità accademiche dei due Atenei, in primo luogo dei due Magnifici Rettori, Eugenio Gaudio per la Sapienza e Yang Canming per la Zuel. Erano presenti, per la Sapienza il prorettore alle Relazioni internazionali Bruno Botta, il delegato della Sapienza per la Cina Federico Masini, il presidente del Corso di Laurea in Cina, Luca Di Donna, Sandro Schipani, professore emerito di diritto romano ed iniziatore dell'esperienza del diritto romano in Cina ed Oliviero Diliberto, docente anch'egli di diritto romano alla Sapienza che è stato designato Preside del neonato Istituto universitario italo-cinese. L'iniziativa, di straordinaria importanza, si inserisce, nel campo culturale e scientifico, nella cooperazione tra i due Paesi inaugurata lo scorso mese con la visita in Italia del presidente Xi Jinping, in occasione della adesione italiana alla Nuova via della seta.
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