"Quella notte è successo di tutto...". Il caso Guidi secondo il M5S

"Sono state messe la mani sulla nuova Tangentopoli italiana. Esattamente come il mariuolo Chiesa, esattamente come allora Craxi si assunse la responsabilità, oggi se l'assume Renzi". Lo afferma ad Affaritaliani.it il senatore del Movimento 5 Stelle Mario Michele Giarrusso, membro della Commissione anti-Mafia. "Il problema è: la stampa batterà il tasto o verranno tutti assorbiti dalle armi di distrazione di massa messe in campo tipo Totò Riina a Porta Porta? Non è casuale quanto sta accadendo".

Su Renzi Giarrusso non ha alcun dubbio: "Il premier è coivolto, ha assunto lui la paternità dell'atto. E quindi se è stata sentita dai pm la Boschi, penso che la Procura prima o poi sentirà anche il presidente del Consiglio. Lasciamoli indagare su queste cose. Il problema è che bisogna continuare a mantenere alta l'attenzione e a scavare fino in fondo perché Gemelli, uno dei perni della questione, non è un soggetto da poco. Gemelli non è solo il compagno della Guidi è anche il figlio dell'ammiraglio Gemelli, compagno di corso di De Giorgi. Mica poco, siamo proprio nel cuore del potere italiano".

E la Boschi? "E' una facilitatrice. Carboni veniva chiamato faccendiere, giusto? Ecco, prima i faccendieri giravano attorno al governo, adesso ce li abbiamo dentro in posizione ministeriale. La Boschi di fatto è una faccendiera e questo risulta essere così perché quell'emendamento era già stato presentato due volte e per due volte era stato depennato perché era troppo vergognoso. Lo stesso Pd nelle Commissioni si rifiutò di votarlo. Poi venne ripresentato al Senato, nella Legge di Stabilità, ma con la fiducia altrimenti sarebbe stato depennato un'altra volta. Con la fiducia non c'è più possibilità di discuterlo, anche da parte dei Pd sollecitati dagli esponenti delle opposizioni. Come era accaduto prima. La Boschi ha svolto quella funzione essenziale di tutti i faccendieri che è di far camminare i provvedimenti che hanno trovato degli intoppi. Adesso noi abbiamo faccendieri al più alto livello, direttamente all'interno del governo. Se n'è fatto carico lei e quindi ha mandato avanti la cosa. Lei non può cascare dalle nuvole, come fa adesso, perché le era stato riferito che l'emendamento aveva ricevuto due stop di fila, non dei tecnici di Palazzo Chigi ma in Commissione, dove eravamo insorti noi e poi Realacci, presidente di Commissione, con un'escamotage aveva bocciato l'emendamento. Ma lo ha fatto dopo aver allontanato il tecnico del governo mandato dalla Guidi e i vari lobbisti che giravano come avvoltoi su quella seduta", afferma Giarrusso.

Cioè? C'erano lobbisti durante la riunione della Commissione? "Sì, certo e sono stati allontanati. Ovviamente erano lobbisti delle aziende interessate, anche se non avevano addosso il cartellino Total o altro. Ma è chiaro che erano persone interessate a quell'emendamento e non cittadini della Basilicata. Sono state allontante persone che seguivamo i lavori della Commissione non potendo farlo e addirittura è stato allontanato il tecnico del governo, il capo di Gabinetto della Guidi. Ma non solo lui fu allontanato quella sera, la seduta fu davvero burrascosa. Cosa ci dice tutto ciò? Che la Boschi non interviene per un emendamento qualsiasi ma per un emendamento che ha avuto una vita travagliata. E siccome la ministra non è cretina, si sarà pure domandata perché si richiede questo tipo di intervento. Anzi, lo ha detto lei stessa: 'Ci penso io con la fiducia'. Quindi è evidente che sapeva che senza la fiducia non sarebbe passato l'emendamento ed è chiaro che è pienamente consapevole che si tratta di un atto che i suoi stessi parlamentari del suo partito non hanno voluto votare e quindi ha dovuto forzare la mano".

Infine il senatore del M5S conclude: "Il procuratore nazionale anti-Mafia Roberti mi ha sorpreso molto, è sceso in conferenza stampa a Potenza e ha parlato di criminalità organizzata economica. Qui in questo consesso di governo, ministri e amici abbiamo evidentemente una criminalità organizzata politica".