Politica
Gori in campo per fare il leader Pd se il 26 vince il Cdx
Leadership dem/ Il sindaco di Bergamo pronto a sfidare Zingaretti
Non c'è Base Riformista, la corrente degli ex renziani rimasti nel Partito Democratico (Luca Lotti, il ministro Lorenzo Guerini, il capogruppo al Senato Andrea Marcucci, Emanuele Fiano, solo per fare qualche nome) dopo la scissione e la nascita di Italia Viva, tra i sostenitori e i promotori della possibile candidatura del sindaco di Bergamo Giorgio Gori alla segreteria del Pd nel caso in cui Stefano Bonaccini dovesse perdere le elezioni regionali in Emilia Romagna di domenica 26 gennaio.
Il presidente della Regione Lazio ha annunciato il congresso dopo il 26 gennaio per aprire a Sardine e ambientalisti e cambiare il Pd, ma un'eventuale vittoria di Lucia Borgonzoni e del Centrodestra nell'ex Regione rossa trasformerebbe l'assise dem in un processo al segretario. L'idea della discesa in campo del primo cittadino della città orobica sta comunque prendendo corpo nel Pd e, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, al momento le due sponsor di Gori sarebbero la ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli (e quindi anche del Commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni) e la deputata esperta di politica estera Lia Quartapelle.
Gli ex fedelissimi di Renzi per ora restano a guardare e non si schierano apertamente restando al fianco di Zingaretti. E' probabile però che in caso di flop il 26 gennaio anche Base Riformista possa guardare con attenzione al nome di Gori.