Politica
Governo Lega-M5S accordo. Ecco il premier del governo Lega-M5S (il nome)
Governo Lega-M5S "accordo vicinissimo". Verso Giancarlo Giorgetti premier. Governo Lega-M5S
"Accordo vicinissimo. Matteo (Salvini, ndr) ci ha detto di stare pronti". Così una fonte leghista ai massimi livelli, che in queste ore sta partecipando direttamente alle trattative con Forza Italia e con il Movimento 5 Stelle, conferma ad Affaritaliani.it che l'intesa per il governo con i pentastellati è davvero a un passo. "Pare proprio che Berlusconi sia pronto a dare l'ok e i 5 Stelle sono nettamente più morbidi, stavolta forse ci siamo proprio", continua la fonte del Carroccio. E' vero che il segretario della Lega ha detto ai suoi parlamentari di cancellare le vacanze perché il voto a luglio è sempre possibile, nel caso nascesse il governo 'neutrale' di Mattarella, ma l'impressione, forte, è che dopo più di sessanta giorni di trattative infinite ci sia la tanto attesa svolta. Il punto è il nome del presidente del Consiglio. Esclusi Luigi Di Maio e Matteo Salvini, a Palazzo Chigi dovrebbe andare un uomo espressione del Centrodestra e ovviamente della Lega.
E l'unico che ha le caratteristiche istituzionali e politiche per ricoprire il ruolo di premier è Giancarlo Giorgetti, capogruppo della Lega a Montecitorio e vicesegretario federale. In questo schema i due leader, Di Maio e Salvini, resterebbero fuori dall'esecutivo. Bocconiano, classe 1966, ex 'saggio' di Napolitano dopo le elezioni del 2013, Giorgetti ha attraversato tutte le stagioni della Lega. Delfino di Umberto Bossi, colonnello durante la gestione di Roberto Maroni e soprattutto fedelissimo di Salvini molto stimato da Berlusconi e con amici nel Pd, tra i quali il vicepresidente della Camera Ettore Rosato. Giorgetti è atlantista, difende l'alleanza con gli Stati Uniti pur essendo come tutti i leghisti vicino alla Russia di Vladimir Putin. Se Salvini è l'uomo immagine della Lega, l'uomo che buca lo schermo e che sa parlare al popolo, Giorgetti è lo stratega di Via Bellerio, avendo imparanto l'arte dei tatticismi politici dal Senatùr. In molti lo definiscono schivo, poco incline a parlare con i giornalisti, in realtà Giorgetti è un leghista in doppiopetto, sempre pronto al dialogo e alla trattativa ma fedele alla linea di partito.