Politica

Governo M5S, Di Maio lancia il contratto per il governo

Governo Di Maio: "Sì a Lega o Pd, ma FI deve restare fuori". Salvini: "Niente veti, chiarezza o al voto"

 

Governo: ora è ufficiale il veto del Movimento 5 stelle su Forza Italia e Silvio Berlusconi. Sì a Lega o Partito Democratico, no a Forza Italia. Luigi Di Maio, in vista delle consultazioni, lancia un contratto per il governo da sottoscrivere con Salvini o con i democratici. Con un veto a qualunque alleanza con Forza Italia, come partito che bloccherebbe ogni tentativo di riforma del sistema. L’esecutivo che immagina il leader dei Cinque Stelle, registrando la puntata di Di Martedì, è guidato dal Movimento, così come espressione della volontà popolare. Sarà questa la posizione dei pentastellati alle consultazioni col capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il modello di «contratto» a cui ha poi fatto riferimento il leader M5S durante l’assemblea con i suoi parlamentari è quello di coalizione sottoscritto in Germania dalla Spd e dalla Cdu in cui vengono esattamente elencati i punti di programma da portare avanti dall’esecutivo incaricato. È un programma di governo «perimetrato», in cui è esclusa qualsiasi iniziativa non concordata nel «contratto». Un approccio rigido quello del leader pentastellato e, almeno in apparenza, destinato a complicare qualunque soluzione. A meno che nel centrodestra non si consumi una spaccatura tra la Lega di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.

Di certo non sembrano esserci spiragli da parte dei democratici. Il capogruppo a Palazzo Madama, Andrea Marcucci, ha infatti prontamente fatto sapere che il Pd dirà al capo dello Stato di non essere disponibile ad alcun governo che abbia Di Maio o Salvini come premier. Pertanto, la proposta del leader 5 stelle è bocciata come «irricevibile».

Dal canto suo Salvini, su Facebook, fa sapere che «a differenza dei 5 stelle, la Lega esclude qualsiasi alleanza di governo col Pd bocciato dagli italiani» e sottolinea che «la coalizione che ha preso più voti è quella di centrodestra e da questa si riparte, dialogando senza veti o imposizioni». Gli onorevoli azzurri assicurano tramite Mara Carfagna che il numero uno del Movimento non riuscirà a «dividere ciò che gli elettori hanno unito» e che «Forza Italia rappresenta il cuore della coalizione di centrodestra». «Berlusconi - chiarisce la capogruppo Maria Stella Gelmini - non ha bisogno di legittimazioni da lui essendo stato in questi anni votato da milioni e milioni di cittadini. Berlusconi non ha bisogno di legittimazioni da lui essendo stato in questi anni votato da milioni e milioni di cittadini. Siamo noi indisponibili -aggiunge - a fare un governo con chi dimostra di non aver compreso il ruolo che gli elettori gli hanno attribuito».