Politica

Governo M5S-Pd? Un colpo di Stato. Sovvertita la volontà popolare

La lettera di Andrea Pasini, giovane imprenditore di Trezzano Sul Naviglio

Sull'ipotesi di un governo M5S-Pd riceviamo e pubblichiamo la lettera di Andrea Pasini, giovane imprenditore di Trezzano Sul Naviglio

Italiani un colpo di Stato è in arrivo! Partiamo da due dati per farvi capire meglio di che cosa sto parlando. Il primo è che tutte le forze politiche che si sono presentate singolarmente o in coalizione in questa tornata elettorale  non hanno raggiunto la soglia minima di voti pari al 40%  per raggiungere la maggiorazione  che gli consentisse di poter formare un governo; il secondo è quello che la legge elettorale vigente, la stessa con la quale gli italiani qualche mese fa hanno votato, prevede le coalizioni. Partendo da questi due presupposti vi spiego il perché un accordo Movimento 5 Stelle e PD rappresenterebbe un vero e proprio  colpo di Stato. Tutti i partiti di centrodestra appunto, coalizzandosi, hanno ottenuto la maggioranza relativa raccogliendo il 37% dei voti. Il Movimento 5 Stelle è arrivato secondo raccogliendo circa il 32% dei voti, poi si è classificato in terza posizione il Partito Democratico che perdendo qualche milione di voti si attesta ai sui minimi storici circa al 19% dei voti. Detto ciò la nostra è una Repubblica  parlamentare, una democrazia rappresentativa e pluralista, pertanto le maggioranze di governo si formano in Parlamento attraverso accordi tra gruppi parlamentari. Bene: tale meccanismo non  può prescindere da un principio costituzionale che sovrintende la tipologia della forma di governo parlamentare, il principio democratico. Il quale tra i suoi elementi distintivi contiene una regola che dice che: chi ottiene più voti deve necessitante partecipare alla formazione del governo. E deve essere chiaro a tutti che se prescindiamo da questo semplice e forse banale  principio diventa anche superfluo indire le elezioni chiamando il popolo un’altra volta  alle urne. Cosa voglio dire ? Per spiegarvi meglio quello che voglio dire vi portò un semplice esempio: la legge elettorale durante la Prima Repubblica  prevedeva un sistema proporzionale puro con le preferenze, dove ciascuna lista si presentava singolarmente e non in coalizione. Il partito della Democrazia Cristiana è sempre stato la lista più votata, quella con la maggioranza relativa dei voti e dei seggi rispetto agli altri partiti. Maggioranza relativa, non assoluta! Per questo tutti i governi che si sono succeduti  dal 1948 in poi fino al 1993 sono stati il frutto di accordi tra gruppi parlamentari, ma la Democrazia Cristiana ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella formazione dei governi che si sono creati in quanto lista che otteneva più voti rispetto alle altre.

La situazione politica odierna è la medesima, pressoché identica con una particolarità che questa legge elettorale il Rosatellum prevede che i partiti si possano coalizzare e questo passaggio è imprescindibile in quanto  è proprio la legge stessa a prevederne la facoltà , due o più partiti possono coalizzarsi prima del voto e partecipare alle elezioni come se fossero un solo partito, tanto per intenderci. Il risultato ad oggi è che il Movimento 5 Stelle che è arrivato secondo come numero di voti probabilmente sta per formare un governo con Il PD che è arrivato terzo e cioè con quel partito che per ben 5 lunghi anni ha governato il nostro paese e che visto i risultati disastrosi riportati,  gli italiani alle elezioni hanno categoricamente bocciato.  E ciò significa semplicemente e democraticamente che gli italiani hanno espresso chiaramente la loro volontà, che il futuro del PD per i prossimi 5 anni venga destinato all’opposizione. È importante evidenziare come il PD sia passato dal 25,4% delle politiche del 2013 al 40,8% delle europee 2014, per poi sprofondare al di sotto del 19% alle ultime elezioni. In Italia prevale un sistema democratico del quale tutti si riempiono, giustamente, sempre la bocca ed è proprio per questo che va rispettato, tradotto significa che l’espressione della sovranità popolare che ha decretato palesemente  che il PD non sia più gradito come partito dalla maggioranza degli italiani non può essere sovvertita e non presa minimante in considerazione dalla massima  istituzione e cioè dal Presidente della Repubblica,  che dovrà  dare l’incarico e il benestare alla formazione di un esecutivo. Se malauguratamente per il paese  il Movimento 5 Stelle e il PD  riuscissero a coalizzarsi e a formare insieme un esecutivo ciò non sarebbe minimante rispettoso del principio democratico e paleserebbe il fatto che del voto degli italiani a nessuno  di tutti quelli che dovrebbero far rispettare la democrazia in Italia, frega nulla. Ed inoltre chi ha ottenuto più voti, cioè il centrodestra rimarrebbe completamente escludo dalla formazione di tale esecutivo. Questa situazione se si palesasse realmente sarebbe una cosa di una gravità inaudita. Il popolo ha votato le liste coalizzate tra loro sapendo già prima delle elezioni quali erano le coalizioni, i candidati e i programmi elettorali e con la particolarità che i candidati dei colleghi  uninominali delle liste coalizzate erano espressione condivisa delle coalizioni medesime. La coalizione di centrodestra aveva inoltre depositato presso il Ministero Dell’Interno un programma elettorale comune, sottoscritto da tutti i leader dei partiti  che lo componevano e questo produce effetti giuridici dei quali è impossibile non tenerne conto. 

Ora è chiaro che tutta la coalizione di centrodestra ha ottenuto la maggioranza  relativa dei voti e dei seggi e se questa forza politica rimanesse al di fuori del perimetro per la formazione del governo costituirebbe senza alcun dubbio un vero e proprio sovvertimento del principio democratico. Adesso è chiaro che qualora si concretizzasse l’asse Movimento 5 Stelle PD e questo diventasse espressione finale per la nascita del nuovo governo si concretizzerebbe un vero e proprio COLPO DI STATO perché si sovvertirebbe in maniera palese la chiara è netta volontà del popolo italiano con annesso tradimento del sacro principio della sovranità popolare. Per cui qualora successe questo verone proprio disastro per l’Italia ci troveremmo difronte ribadisco ad un vero e proprio COLPO DI STATO.  E noi cittadini italiani dovremmo prepararci  ad intraprendere una vera e propria camminata su Roma, una rivoluzione per intenderci, pacifica logicamente, ma decisa e forte perché per noi italiani il principio di democrazia è inalienabile e non saranno di certo ne il Movimento 5 Stelle ne il PD e nessuna lobby Europea a cancellare con un colpo di mano il volere di milioni di italiani,  per una loro convenienza partitica e personale che non rispecchia minimante la scelta chiara della maggioranza degli italiani.                                           

Andrea Pasini, Trezzano Sul Naviglio