Politica
"Grillo non si fidava di Di Maio. Crimi un saggio con una sua testa"
L'ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari analizza con Affaritaliani.it le dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del Movimento 5 Stelle
Che cosa pensa delle dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del Movimento 5 Stelle? Nel suo discorso di addio ha attaccato i nemici interni, elogiato Conte ma è rimasto abbastanza freddo con il Pd...
"Tolto un Di Maio, se ne farà un altro".
Ovvero?
"Al momento non cambia un tubo per il governo, niente. Sono solo beghe interne che interessano poco agli italiani. Aspettiamo le elezioni di domenica e poi vedremo, le dimissioni di Di Maio erano scontate e un fatto quasi ovvio".
Qualcuno parla di dimissioni contro Beppe Grillo che ha voluto fortemente l'accordo con il Pd...
"Macché, non scherziamo. Se Grillo si stufa e li manda a casa questi scompaiono come fumo. La classe dirigente del M5S semplicemente non esiste. Se domani Grillo e Casaleggio tolgono la spina tra una settimana nemmeno ci ricordiamo dell'esistenza di Di Maio e di tutti gli altri".
E quindi come valuta quanto accaduto?
"E' il tentativo tardivo, dopo tutte le figure che ha fatto Di Maio, di provare a ridare un'immagine ai 5 Stelle".
Ora il reggente è Vito Crimi, che ne pensa?
"Me lo ricordo bene, quello della scenaggiata con Bersani insieme alla Lombardi nel 2013. Devo dire che Crimi non è male, è uno dei saggi del Movimento e ha una sua struttura e una sua testa. In questa fase che potenzialmente può essere catastrofica per i 5 Stelle, soprattutto con il voto di domenica in Emilia Romagna e in Calabria, Grillo si affida a uno dei pochi che ha una struttura mentale e culturale. Diciamo che con Crimi reggente Grillo sottrae il M5S ai bambini...".
Di Maio potrebbe ripresentarsi alla guida del M5S agli stati generali di metà marzo?
"Sarebbe comico, non se ne parla proprio. Anzi, se domenica il Movimento si ferma al 5% il giorno dopo Grillo e Casaleggio cambiano tutto. Per potersi ripresentare Di Maio domenica il M5S dovrebbe superare il 10% in Emilia Romagna. Non scherziamo, dai".
Conte quindi va avanti tranquillo...
"Adesso sì, per ora nulla cambia. Dopo domenica, in base ai risultati, il discorso cambia".
E i vari dissidenti del M5S che cosa faranno adesso?
"Tanto nessuno di loro ha la fiducia di Grillo e Casaleggio, compreso ovviamente. E infatti hanno scelto un cosiddetto anziano come Crimi. D'altronde per quello che si è visto è impossibile dargli torto".
E quindi Di Maio che cosa farà ora?
"Se ne sta lì a fare il ministro degli Esteri. Ragione per cui ogni mattina deve portare un cero alla Madonna di Pompei ringraziandola. E quando gli ricapita?".