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Politica
"Bertolaso ha fatto sesso orale? Nessun reato". Intervista a Sgarbi

Chi ha ragione tra il duo Salvini-Meloni e Berlusconi? "La domanda è difficile. Dal punto di vista di quello che abbiamo letto sui giornali e per ciò che so direttamente da Berlusconi, Bertolaso è stato proposto agli altri due che poi, prima Salvini e poi la Meloni, hanno mostrato insofferenza verso quel candidato. Quindi formalmente e dal punto di vista della buona educazione ha ragione Berlusconi". Lo afferma ad Affaritaliani.it il critico d'arte Vittorio Sgarbi.

"Ma, dal punto di vista della sostanza, hanno ragione gli altri due. Bertolaso è una persona di ottima qualità e Berlusconi, attento alla sostanza, vuole metterlo a Roma come l'aveva mandato a L'Aquila, nonostante tutto quello che è accaduto. Ma - spiega Sgarbi - Bertolaso è un Berlusconi in sedicesimi perché il logoramento della diffamazione giudiziaria, perché di questo si tratta, ha ridotto Berlusconi come lo vediamo e Bertolaso in maniera molto simile".

Secondo Sgarbi "il vero problema dell'Italia è che non c'è alcun rispetto per le persone che non sono acclaratamente colpevoli. E così si comincia a raccontare che un signore ha 'scopato' una ragazza in un centro massaggi e, attraverso questa diffamazione non provata, lo si fa diventare uno zimbello. La questione libica è finita in quel modo perché Berlusconi era ormai senza alcuna credibilità politica a causa dello sputtanamento con le donne. Hanno raccontato cose insignificanti dal punto di vista giudiziario ma diffamatorie e Berlusconi è diventato uno zimbello".

"Io - aggiunge il critico d'arte - ho sempre difeso Berlusconi sulla questione sessuale sulla quale non doveva entrare la Magistratuira. Siccome io al bunga bunga c'ero, so per certo che erano serate qualsiasi in cui una persona se aveva voglia scopava una ragazza che ci stava, normalissimo. Dov'è il reato? La stessa cosa è accaduta con Bertolaso. Se una persona va in un centro massaggi e se anziché farsi fare un massaggio al piede, se lo fa fare al pene, che differenza c'è? Se è al piede ok, se invece è sesso orale no. Ecco, da quel momento Bertolaso è fuori dal gioco. Hanno dimostrato che dietro quel sesso orale c'era corruzione?".

"Però Bertolaso, e questo Berlusconi non lo ha capito, avendo patito questa violenza privata con un'evidente diffamazione giudiziaria che non è pervenuta a nulla, oggi non è più il Bertolaso di una volta. Una volta verificato questo, Salvini e Meloni hanno preso le distanze, sono stati i primi elettori che si sono accorti che Bertolaso non è più un uomo di grandi capacità ma un 'puttaniere', così come Berlusconi non è più un grande imprenditore ma un 'puttaniere'. Abbiamo distrutto la politica italiana attraverso la persecuzioni giudiziaria".

Secondo Sgarbi "possiamo dire che Bertolaso è figlio di un preservativo. Cercarono infatti di vedere se in quella stanza, con Francesca o con Patrizia, hanno fatto sesso orale cercando addirittura il preservativo nel cestino. Non è possibile arrivare a questi livelli. Dicano che Bertolaso ha preso soldi o che è incompetente, invece no. In Italia c'è un vero terrorismo giudiziario e sessaule, anche perché la gente è ancora sessuofoba".

E la leadership del Centrodestra? "Dove hanno potuto convenire sul candidato, come a Milano, Salvini e Meloni non hanno rotto i coglioni. A Milano Berlusconi non mi ha capito (e mi sarei divertito a sfottere Sala), dopo che ho rinunciato a Bologna, e hanno scelto una persona educata e misurata, senza i problemi di Bertolaso. E infatti non c'è stata alcuna discussione. Non servono le primarie all'interno di un solo partito, come nel Pd che finiscono in caciara, ma è giusto fare le primarie di coalizione quando ci sono diversi partiti all'interno dello stesso schieramento. Serve un candidato di Forza Italia, uno della Lega e uno di Fratelli d'Italia".

"La questione della leadership - spiega Sgarbi - ci sarebbe se anche a Milano avessero litigato. I problemi nascono altrove. Ad esempio a Torino, situazione che conosco molto bene perché una delle due parti mi ha chiesto di scendere in campo (ma non dico quale). Osvaldo Napoli (il candidato di Forza Italia bocciato da Salvini, ndr) è un ragazzo simpatico ma bollito e un leghista non vuole votare un vecchio democristiano. E' stata un'altra imposizione di Berlusconi che un pomeriggio ha detto 'chi mettiamo a Torino? Ok, Napoli'. Dal punto di vista politico hanno ragione i due secessionsiti (Salvini e Meloni) sui candidati deboli. Altrove invece hanno trovato la famosa quadra bossiana".

In vista delle Politiche, Sgarbi spiega: "So perfettamente qual è il progetto di Berlusconi. L'unica possibilità che ha per sperare di vincere è prevalere al primo turno e quindi aumentare quel 32% che ha attualmente il Centrodestra fino al 40% con uno slancio personale, cosa devo dire quasi impossibile. Visto il casino che è scoppiato, però, questa ipotesi è meno forte e quindi tutto fa pensare che Berlusconi diventi un forte sostenitore del referendum del prossimo autunno per impedire che passi l'Italicum. Allo stato attuale Berlusconi deve vincere al primo turno, al ballottaggio infatti sa che perderebbe sia con il Pd sia con il M5S, ma si batterà perché al referendum prevalgano i no", conclude Sgarbi.

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