Italicum, pronta la riforma "anti-5 Stelle". Così cambierà la legge elettorale - Affaritaliani.it

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Italicum, pronta la riforma "anti-5 Stelle". Così cambierà la legge elettorale

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Italiacum via, nuova legge elettorale. Le parole di Alfano svelano l'asse Pd-Forza Italia-centristi

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha spiegato perfettamente quello che farà il governo Renzi sul tema della legge elettorale. Niente Mattarellum 2.0 proposto dalla minoranza dem, ma una riforma per "dare il premio alla coalizione invece che alla lista ed eliminare il ballottaggio e fare che vinca chi arriva primo". Il leader dell'Ncd è stato ancora più chiaro poi affermando "che il ballottaggio unisce forze opposte tra loro solo in odio a chi governa".

Tradotto: al secondo turno, come è avvenuto a Torino e in tanti altri comuni da Nord a Sud, i leghisti votano 5 Stelle e il Partito Democratico perde. Dietro le quinte e al di là delle dichiarazioni ufficiali - Renzi e Boschi continuano a difendere l'Italicum spiegando però che "il Parlamento è sovrano" - i centristi di Ncd e Ala, la maggioranza renziana del Pd e Forza Italia stanno lavorando ad una riforma delle legge elettorale che sembra fatta apposta per impedire al Movimento 5 Stelle di arrivare al governo del Paese. Quando è stato varato l'Italicum i Democratici viaggiavano nei sondaggi intorno al 35% e avevano circa dieci punti di vantaggio sui grillini.

Ora lo scenario è ben diverso. 5 Stelle e Pd sono praticamente alla pari (qualche istituto dà addirittura il sorpasso) e soprattutto le Amministrative hanno dimostrato che il M5S sconfigge quasi sempre i renziani al secondo turno anche laddove, come è il caso di Torino, al primo turno partiva in netto svantaggio. E non a caso tra i deputati e senatori comincia a circolare perfino il nome della nuova legge elettorale che, ironicamente (ma solo fino a un certo punto), potrebbe chiamarsi proprio 'anti-5 Stelle' dato che l'eliminazione del ballottaggio e il premio di maggioranza fanno il gioco del Pd (e in teoria anche del Centrodestra se non fosse lacerato e allo sbando) e tarpano le ali dei pentastellati.