Legge elettorale, Prodi: addio stabilità con il proporzionale alla tedesca
Romano Prodi ad Affaritaliani.it. L'INTERVISTA
"Può darsi che in Germania questa legge funzioni, ma chi vuole dare stabilità e governabilità al Paese il proporzionale non lo fa. Punto". Romano Prodi, intervistato da Affaritaliani.it, non nasconde tutte le sue perplessità sulla riforma elettorale proporzionale alla tedesca che sta per essere varata dal Parlamento nelle prossime settimana e sulla quale ormai c'è un accordo tra i principali partiti. Il padre dell'Ulivo non le manda a dire e scandisce: "Abbiamo tutti detto per anni che avremmo dovuto sapere quale fosse il governo scelto dai cittadini la sera stessa che uscivano i risultati delle elezioni politiche, è chiaro ed evidente che questo obiettivo non sia raggiungibile con una legge elettorale alla tedesca".
Tutto ciò potrebbe portare instabilità e tensioni sui mercati finanziari? "Non lo so, francamente. E su questo punto non mi pronuncio. Dico solo che ci si proponeva degli obiettivi che con il proporzionale non si possono più raggiungere. Poi speriamo in bene".
L'ex presidente del Consiglio critica anche l'ipotesi di tornare alle urne per il rinnovo del Parlamento già a settembre: "La legislatura deve andare alla sua fine naturale e interrompendola si dà certamente un messaggio differente rispetto agli obiettivi che ci si proponeva. Poi può darsi che sia necessario farlo, non lo so. Ma entrambe le cose non entrano nelle speranze e nelle idee che avevo". Sarebbe la prima volta che in Italia c'è una campagna elettorale con il sole e il caldo di agosto e molti italiani al mare e in vacanza... "Tanto questa è un'idea che non va avanti e non vale neanche la pena di analizzarla. La campagna elettorale ad agosto fa morir dal ridere", sentenzia Prodi.
Ma lei continuerà a votare Pd quando ci saranno le elezioni, giusto? "Non dico niente e non dirò niente stavolta", conclude il fondatore dell'Ulivo.