M5S e giunta Raggi, spuntano possibili legami con l'estrema destra francese
LA FOTO/ Le Pen ma non solo. Putin, Assad... Tutto ruota attorno al Carré Français, in cui sono fotografati Romeo e Marra
Raffaele Marra e Salvatore Romeo, ex eminenze grigie della sindaca Raggi, fotografati al compleanno di Pieremilio Sammarco. All’epoca della sua uscita su Dagospia, la fotografia non fece poi così tanto rumore, malgrado evidenziasse i legami del braccio destro e sinistro di Virginia Raggi con il mentore di quest’ultima, quel Sammarco dello studio Previti su cui sono stati versati oceani d’inchiostro.
Come testimonia la foto, riesumata di recente da Carlo Mattei su Fanpage.it, la sera del 27 ottobre 2016 Romeo e Marra erano dunque invitati al compleanno di Sammarco – la sindaca Raggi non era presente – ma, a parte questo, vi è un elemento altrettanto interessante nella vicenda, che non è stato sviscerato: la sede dei festeggiamenti. Ovvero il Carré Français, locale di Via Vittoria Colonna, quartiere Prati, un concept-store di lusso che vanta seicento metri quadrati di spazio in cui si vendono prodotti alimentari francesi con tanto di ristorante annesso. Il locale è stato inaugurato due anni fa da Jildaz Mahé e da sua moglie Florence Lagarde. Lui ex militante del GUD, “Groupe Union Défense”, non estraneo a episodi di violenza, e lei ex compagna di università di Marine Le Pen e presidente del “Jeanne”, un “micro-partito” senza militanti ma adibito esclusivamente alla raccolta fondi per finanziare il Front National – aggirando tuttavia la legge che ne regola il finanziamento.
Alla struttura lepenista presieduta dalla Lagarde è legato Frédéric Chatillon, imprenditore francese di estrema destra anch’egli ex compagno di Università di Marine Le Pen. La sua società di comunicazione – la Riwal – che si occupa di “campagne pubblicitarie” e presta a sua volta i suoi servizi al Front National, qualche tempo fa, è finita sotto accusa in Francia per presunto finanziamento illecito.
Chatillon, nel frattempo, si è trasferito a Roma e vi ha aperto la filiale della sua società – la Riwal-Italia – oltre ad aver partecipato attivamente ai viaggi di Marine LePen in Italia nel marzo e nell’ottobre 2011 e quindi nel 2012. A dar retta alla giornalista francese Marine Turchi, una banca russa vicina a Vladimir Putin avrebbe prestato nove milioni di euro al Front National per finanziare la campagna elettorale del 2017. Putin, quindi: un leader che va per la maggiore anche negli ambienti del M5S, per tornare a bomba. Ricordiamo l’articolo del “Guardian” di qualche tempo fa in cui si sottolineava la posizione di Grillo sempre più vicina al presidente russo, confermata dalla linea del parlamentare Manlio Di Stefano, responsabile per la politica estera del m5s, grande sostenitore di Putin e della sua alleanza con il regime di Assad. Un nome, quello di Bashar Al-Assad, che torna negli articoli della già citata giornalista Turchi sempre a proposito del nostro Chatillon. Secondo la Turchi, infatti, l’imprenditore francese ora trasferitosi a Roma prendeva nel luglio 2012 “tra i centomila e i centocinquantamila euro l'anno dall'ambasciata siriana a Parigi”, “per la promozione del paese”.
Chatillon sarebbe dunque il trait-d’union fra Marine Le Pen, Vladimir Putin, Bashar al-Assad. Per questo la sede dell’incontro fra Romeo-Marra e Sammarco, quel Carré Français legato a Chatillon in cui si è celebrato il compleanno del legale dello studio Previti da cui proveniva la Raggi, i cui bracci destri erano invitati, dà molto da pensare. ”Perché questi militanti di estrema destra si sono trasferiti a Roma?” si chiedeva qualche tempo fa Chiara Emiliani sull’Espresso. “Che scopi hanno?” Possibile che Chatillon stia pensando di estendere la sua rete anche al m5s? Più di una fonte interna al movimento ricorda di aver sentito menzionare la “Riwal” durante la campagna elettorale della Raggi, ma - come quella foto di Romeo e Marra scattata al compleanno di Sammarco nel regno romano di Chatillon, l’uomo dai mille legami che spaziano dalla Le Pen ad Assad, passando per Putin - potrebbe essere una semplice coincidenza. Una coincidenza, tuttavia, non meno inquietante.