Politica
Marco Rizzo: "Favorevole alla leva militare"
I comunisti dicono sì alla leva militare
LA LEVA MILITARE DI POPOLO È NELLA STORIA E NELLE "CORDE" DEI COMUNISTI
Di Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista
Chi scrive ha fatto il militare di leva. 12Esimo '78, 4^ Battaglione Trasmissioni Alpine. Bolzano (in alto nella foto su Camion Medio con apparato ricetrasmittente). All'epoca, come tutti, ho tentato di sottrarmi alla chiamata di leva, ingoiando litri di caffè a ridosso delle due visite mediche nella speranza di un esonero. Inutilmente però. Però, dopo aver criticato da ragazzo la "naja" e quant'altro, oggi non posso non dire che per un Paese come il nostro sarebbe molto meglio il servizio militare di leva per tutti rispetto all'attuale esercito professionale. Le ragioni sono tante e stanno tutte dentro la storia, la cultura, il modo di intendere la società da parte dei comunisti, anche qui in Italia, senza dover andare a "scomodare" la gloriosa storia dell'Armata Rossa, dell'Esercito Popolare della Cina maoista, del Vietnam di Ho Chi Min o Castro e Guevara. Proviamo con semplicità a spiegarne le ragioni. 1. L'esercito di leva popolare, in uno stato borghese come l'Italia, fornisce infinite garanzie di "tenuta" democratica in più rispetto ad un sistema con militari di professione. Un esercito a impronta popolare più difficilmente può prestarsi a repressioni contro lo stesso popolo. 2. Un esercito di leva popolare è prettamente a carattere difensivo (art.11 della Costituzione), mentre uno professionale è ovviamente offensivo (non sarà un caso che, nell'attuale situazione, l'Italia è presente militarmente in decine di scenari di guerra all'estero). 3. L'esercito di leva compie un'azione di livellamento di classe tra ricchi e poveri ed anche tra giovani delle metropoli e giovani delle più remote province. 4. Un esercito di leva compie alcune funzioni di screening sanitario sulla salute di tutte le nuove generazioni che oggi si ritrovano invece prive di tale protezione. In ultimo, non sarà un caso che la leva militare in Italia è stata soppressa dalla peggiore finta sinistra (D'Alema-Minniti), proprio sull'onda di una "modernizzazione" che è stata alla base della sua stessa estinzione. Così come sarà solo un caso che Salvini possa sembrare avere lo stesso parere di Rizzo sulla questione. Nessun pericolo di commistione o di rossobrunismo. Il ministro della difesa del governo Lega-5Stelle, Trenta, si è già espressa sul tema nelle ultime ore: "è una idea romantica ma i nostri militari sono e debbono essere dei professionisti e su questo aspetto è d'accordo anche Salvini". E' quanto si è appreso da fonti della Difesa in merito alle dichiarazioni del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che aveva parlato dell'ipotesi di reintrodurre per alcuni mesi il servizio militare di leva. Nato e Unione Europea possono quindi dormire sonni tranquilli. Come si diceva all'inizio, al di là del rancio della propaganda da sorbire ogni giorno, i comunisti sono di un'altra "pasta" anche rispetto al servizio militare.