Politica

Mattarella, stop decreto Salvaprecari Bis: 'Discriminati insegnanti paritari'

Il presidente della Repubblica prudenzialmente, ha fermato il viaggio del decreto e ha richiesto al ministero dell'Istruzione modifiche sull'accesso alla prova.

Il Decreto scuola lincenziato lo scorso 10 ottobre potrebbe essere considerato discriminante ed essere sottoposto a un'ondata di ricorsi amministrativi. Queste le dichiarazioni riportate a Mattarella dai consiglieri giuridici come spiega Repubblica.
Il presidente della Repubblica prudenzialmente, ha fermato il viaggio del decreto - conosciuto anche come Salvaprecari bis, visto che darà l'accesso a una cattedra per settembre 2020 a ventiquattromila supplenti di Terza fascia - e ha richiesto al ministero dell'Istruzione modifiche sull'accesso alla prova.

La sperequazione tra docenti precari di Stato e docenti precari delle scuole private (e parificate) era stata subito criticata dalle associazioni scolastiche cattoliche. Sindacati come l'Anief avevano sottolineato come per legge, dal 2000, il sistema nazionale pubblico statale comprenda la scuola paritaria e come il servizio svolto all'interno di questi istituti non possa essere ritenuto inferiore "rispetto a quello portato avanti nelle scuole di Stato".

Sarebbero stimati in 12 mila i docenti esclusi dal decreto. E, inoltre, una platea di aspiranti al ruolo contesta il fatto che per conteggiare i tre anni di insegnamento necessari per partecipare al bando straordinario non si prenda in considerazione il 2019-2020. Si rischia una nuova stagione di ricorsi, inserimenti nelle graduatorie con riserva, prove suppletive. È possibile che i due concorsi previsti - lo straordinario per i precari di Terza fascia e l'ordinario - slittino all'inizio del 2020.