Palazzi & potere
Berlusconi fa proseliti con la svolta governativa. Fuga da Alfano e Verdini
Vari senatori sono pronti a tornare in Forza Italia. Ala rischia di implodere. Schifani a caccia nell' Ncd
A Palazzo Grazioli gli azzurri la chiamano già operazione Lassie. Vedrete nel giro di qualche settimana riavremo almeno 60 senatori e 70 deputati, sorrideva mercoledì un raggiante Silvio Berlusconi davanti ai suoi nella Sala Koch del Senato, scrive la Stampa. L' ex premier è tornato sulla scena politica dalla porta principale.
Fra pochi giorni il gruppo di Ala potrebbe già implodere. Scalpitano i siciliani Giuseppe Compagnone e Antonio Scavone. Si lamentano Ciro Falanga ed Eva Longo che consideravano cosa fatta un posto nell' esecutivo di Gentiloni. Domenico Auricchio, altro verdiniano, ha disertato la riunione di mercoledì ed è stato avvistato al Senato a pochi metri dalla sala dove Berlusconi aveva convocato i suoi parlamentari. E così Forza Italia, continua la Stampa, torna ad essere attrattiva perché con un sistema elettorale di tipo proporzionale il Cavaliere garantirebbe una delegazione di almeno 100/120 parlamentari.
L' operazione Lassie non si ferma a Verdini, ma investe anche il partito di Angelino Alfano. Compagine da sempre divisa fra chi si dice pronto ad entrare nel Pd o nel partito della nazione, e chi afferma di essersi pentito di aver lasciato Berlusconi. Fra gli azzurri e Area popolare i contatti sono continui, scrive la Stampa. Maurizio Lupi dialoga con lo stato di maggiore degli azzurri. L' ex premier avrebbe chiesto a Renato Schifani di fare scouting fra gli ex compagni di Ncd a Palazzo Madama. Giuseppe Esposito, vice presidente del Copasir, è in cima alla lista dei sospettati, ovvero di coloro che guardano con interesse alla nuova stagione degli azzurri. Stesso discorso vale per i calabresi Piero Aiello e Giovanni Bilardi, e per i deputati Paolo Alli, Filippo Piccone e Antonio Marotta.
Anche Roberto Formigoni, dopo la condanna a 6 anni per corruzione, sarebbe disponibile a riallacciare i rapporti con il patron Mediaset. Non finisce qui. Un paio di parlamentari vicini a Raffaele Fitto sarebbero in contatti con gli sherpa di Berlusconi.