Consip, anche Di Pietro non crede a Renzi: no dossier per far cadere governo
"Non mi è piaciuto quando Renzi ha detto ’chi ha sbagliato pagherà’. Mi permetto di correggerlo, dovrebbe dire che se qualcuno ha sbagliato pagherà. Quando si fa un’indagine si fa per accertare chi è colpevole, se è colpevole e a che punto c’è la sua colpevolezza. In questo caso si stanno facendo delle indagini da un lato per accertare se all’interno della questione Consip qualcuno ha commesso dei reati e dall’altro per capire se qualcuno tra quelli che investigavano possa aver commesso dei reati".
Lo ha detto Antonio Di Pietro, ex pm ed ex leader di Idv, a Radio Cusano Campus. "Io personalmente - ha aggiunto - prima di dire male dei magistrati vorrei vedere come andrà a finire l’inchiesta. Nel suo intervento ieri ha detto due sciocchezze. Ha criminalizzato qualcuno prima di accertare che eventualmente abbia commesso un reato. E poi non è mi è piaciuto quando ha detto che la Lega ha rubato. Non è la Lega che ha rubato, chi ruba sono le persone che in nome e per conto di altri strumenti rubano. Dire che la Lega ha rubato aumenta il livello della tensione, chi deve governare non può sempre parlar male degli altri. Tornando al caso Consip, è successo anche a me, mi hanno fatto un mazzo così per aver fatto l’inchiesta mani pulite. E’ una realtà amara. Woodcock? Io credo poco che alla fine della storia venga fuori che lui o il capitano Ultimo o le forze dell’ordine abbiano volutamente, con grave colpa, costruito un dossier per far cadere il Governo Renzi. Stavano facendo un’indagine, non è colpa loro se intercettavano un telefono al quale parlava pure il padre di Renzi".