"Governo a un tecnico, il Pd a me": la strategia di Renzi se vince il No - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

"Governo a un tecnico, il Pd a me": la strategia di Renzi se vince il No

La data del referendum non si tocca, qualunque sia la scelta dei giudici

 

RENZI cambia verso: alla sconfitta. Se vince il «No» rischia di restare dove è. Quelli che non vedono l' ora di sbarazzarsene, come Bersani, in quel caso lo inchioderebbero volentieri a Palazzo Chigi: il massimo della pena per lui, par di capire, sarebbe scontare un altro anno, dopo l' approvazione della manovra di bilancio, indebolito su quella poltrona. Un' anatra zoppa, scrive il QN, in attesa di subire il colpo finale nelle elezioni politiche del 2018. Una prospettiva che lui, ufficialmente, vede come il fumo negli occhi, tanto che va dicendo in giro che non ci pensa proprio. Piuttosto il suo sogno sarebbe quello di mettere al governo una figura tecnica come Padoan (senza escludere un «nemico» come il presidente del Senato Grasso piuttosto che l' amico Delrio) tenendosi la leadership del partito in modo da poter trattare il governo come quelli che ai tempi della Dc venivano considerati i governi amici. Da prendere cioè a pallonate, fingendo che fossero di altri partiti, in modo da recuperare un ruolo di semi opposizione. E giocarsi la partita per la segreteria Pd: a meno che D' Alema non si inventi un' operazione delle sue, facendo convergere la minoranza su un nome forte (Franceschini? Orlando?) Matteo è senza rivali.