Intercettazioni: Pignatone, riforma Renzi-Orlando non tutela la privacy
Intercettazioni, la magistratura delusa dalla riforma
"Fuori dai processi temo continueremo a leggere molti contenuti di intercettazioni, virgolettati o meno. Nei processi dovremo trovare soluzioni anche fantasiose ai tanti problemi lasciati irrisolti dalla legge. Ma non posso fare a meno di chiedermi quanti processi salteranno perche' le soluzioni che oggi sembrano logiche o almeno plausibili non saranno ritenute tali nei passaggi successivi. O addirittura giudicate incostituzionali". Lo scrive Giuseppe Pignatone, Procuratore della Repubblica di Roma, in una lunga lettera a Repubblica in cui commenta la riforma delle intercettazioni in vigore tra tre mesi, che - dice - non tutela la privacy. "Non ci saranno piu' tra gli atti depositati le notizie 'non rilevanti', il mero gossip. Questa e' la speranza che anima la legge e tutti noi. Pero' dobbiamo essere realisti", scrive Pignatone. "All'inizio di un'indagine, polizia giudiziaria e pm hanno un'idea non precisa di cio' che e' rilevante, questa idea si definira' nel tempo; intanto molte notizie - che alla fine potranno risultare irrilevanti - saranno inserite nelle informative, nelle richieste e nei decreti di intercettazione e saranno quindi poi conosciute con il deposito degli atti". Sul calo dei virgolettati, "la pg non ha l'obbligo di limitarsi ai brani essenziali", osserva Pignatone. Per questo "non c'e' dubbio che nelle carte del procedimento ci saranno non poche citazioni virgolettate 'a rischio pubblicazione'. Del resto parafrasi e sintesi possono essere assai pericolose e tali da ingannare involontariamente chi poi le leggera', con esiti sul processo piu' nefasti del danno che puo' fare un virgolettato". Secondo il procuratore, "il legislatore si e' mosso in una logica non sistematica, ma dall'esclusivo punto di vista della tutela della riservatezza. Cosi' facendo ha messo a serio rischio il diritto di difesa e, per quanto riguarda l'attivita' dei magistrati, pur senza intaccare i presupposti delle intercettazioni, ha creato una ennesima serie di difficolta' operative e di adempimenti che rallenteranno ancora i tempi dei processi e assorbiranno risorse a danno delle indagini".